Roma e Friedkin, trattativa al minimo
I contatti riprenderanno nei prossimi mesi ma su basi completamente diverse
Sono al minimo i motori della trattativa tra il presidente della Roma James Pallotta e il magnate, suo connazionale, Dan Friedkin, fino a pochi giorni a un passo dall’acquisizione del club. Causa coronavirus tutto si è bloccato e al momento è impossibile immaginare gli sviluppi dell’affare. Se i contatti riprenderanno, sarà ovviamente su basi molto diverse. Pallotta, che ieri ha compiuto 62 anni, a giugno però ricapitalizzerà, se non si sarà trovato un accordo.
Il compleanno Pallotta conferma il suo impegno, Friedkin aspetta gli sviluppi dell’emergenza
I motori della trattativa pr la cessione della AS Roma da James Pallotta a Dan Friedkin sono al minimo. Non poteva essere altrimenti, con la pandemia del coronavirus che vede l’Europa come nuovo epicentro (fonte Organizzazione Mondiale della sanità) e gli Stati Uniti che aspettano le decisioni del presidente Trump.
Jim Pallotta ha compiuto proprio ieri 62 anni e la Roma gli ha fatto gli auguri. Tristi. Il presidente, negli ultimi giorni, ha cercato di mandare messaggi rassicuranti: è ancora al timone e non lascerà andare la barca alla deriva. Ha promesso che entro giugno, se la trattativa con Friedkin non sarà chiusa, ci penserà lui a completare l’aumento di capitale da 50 milioni di euro, che possono salire fino a 60, per garantire alla società tutti gli adempimenti necessari. Ha fatto sì che l’intero «sindacato» di suoi soci si relazionasse con il Ceo giallorosso Guido Fienga, per dare le più ampie garanzie. Starwood ha da tempo chiesto di uscire ben prima dell’allarme coronavirus -, gli altri soci riflettono sulla situazione ma sanno anche che la trattativa con
Il tycoon Dan Friedkin, 54 anni
Friedkin, quando riprenderà davvero, sarà necessariamente un’altra cosa. Senza che ci siano colpe specifiche del venditore o del compratore. La situazione è cambiata e ha bloccato tutto almeno fino a fine marzo. La Serie A è ferma fino al 3 aprile, le Coppe fino a data da destinarsi.
La Roma comunque non si ferma e pensa alla prossima stagione. In questo senso, resta sempre viva la suggestione della Premier League. Smalling in maniera totale e Mkhitaryan quando è stato fisicamente a disposizione hanno dato una prova importante e le trattative per riscattarli da Manchester United e Arsenal continuano, così come sarà chiesto al Chelsea di rinnovare per una stagione il prestito di Zappacosta, che in questa sfortunatissima stagione ha giocato soltanto 13 minuti, alla prima giornata contro il Genoa, poi si è infortunato (muscolare) nel riscaldamento del derby il 1 settembre e infine si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro il 4 ottobre. Dall’Argentina è stato offerto il difensore Marcos Rojo, che ha un passato nel Manchester United e si è recentemente vantato di aver litigato con Zlatan Ibrahimovic e di averlo chiamato «nasone».
Esattamente come è avvenuto per la trattativa della cessione della Roma, però, non è semplice fare adesso un «giusto prezzo» per i calciatori da vendere e comprare. Nessuno può prevedere l’evoluzione dell’emergenza, né quando le squadre potranno tornare in campo. Molti club si troveranno in difficoltà economica e probabilmente dovranno essere rivisti anche i criteri del financial Fair Play. Martedì prossimo, la videoconferenza della Uefa con le Federazioni chiarirà anche il destino di Euro 2020.