Spacciare ai tempi del virus: un pusher nei guai
Tor Vergata, sorpreso in strada in attesa di clienti. Controlli rinforzati dal Centro alle periferie
Complice il coronavirus in strada era rimasto solo lui. Uno dei pochi spacciatori ancora in circolazione, visto che anche per loro sembra essere diventato difficile vendere.
Troppo rischioso rimanere all’aperto per i controlli delle forze dell’ordine, ma anche per un drastico calo di clienti che sarebbe stato registrato da alcuni giorni, conseguenza diretta del divieto di uscire di casa senza giustificato motivo. E acquistare cocaina o hashish non viene ovviamente considerato tale. In via della Tenuta di Torrenova, in una delle piazze di spaccio di Tor
Vergata, più volte al centro delle indagini di polizia e carabinieri, ma anche di regolamenti di conti, proprio i militari dell’Arma hanno però individuato e bloccato un pusher che si stava aggirando in strada. Un ragazzo di 23 anni, probabilmente in attesa di clienti, che è stato fermato per un controllo anche perché già conosciuto dagli investigatori della stazione Tor Vergata. Che non hanno sbagliato nemmeno questa volta: in tasca al giubbotto il giovane aveva 15 dosi di cocaina e mille euro, segno che evidentemente fino a poco prima ne
Denunce Verbali a cinque persone: un fioraio, un barista, un fornaio e due passanti
aveva venduta altra. Sarà processato per direttissima, non solo per spaccio ma anche per aver violato l’ordine di rimanere in casa. Cinque invece le persone denunciate dai vigili urbani nel corso dei controlli, circa 10 mila, effettuati a tutela della sicurezza e della salute pubblica: un barista al Prenestino, che non aveva chiuso, così come un fioraio all’Aurelio, e poi un fornaio, che poteva tenere aperta la saracinesca del suo laboratorio, ma l’ha dovuta abbassare per gravi carenze igienico-sanitarie, e ancora due persone sorprese a circolare per strada senza motivo. Nei confronti di tutti sono scattate le sanzioni da 206 euro e anche una segnalazione all’autorità giudiziaria. I controlli delle forze dell’ordine intanto proseguono, con un’attenzione più alta per il primo fine settimana di blocco totale della movida a causa dell’epidemia di coronavirus.