Corriere della Sera (Roma)

Lazio, più tamponi e in tempi brevi

La Regione pronta a incrementa­re i test per individuar­e i positivi. Reparti anti coronaviru­s in quattro ospedali

- Accattoli, Arzilli, Frignani, Salvatori, Spadaccino

Nell’ottica di un aumento dei casi di coronaviru­s, atteso da questa settimana, al vaglio della Regione ci sarebbe l’ipotesi di estendere il test per la positività al Covid 19 a quasi tutti i residenti del Lazio in modo da individuar­e i positivi asintomati­ci. Diventano 4 intanto gli ospedali dedicati all’emergenza coronaviru­s, mentre preside e docenti dell’istituto Saint Dominique in via Igino Lega, alla Giustinian­a, sono stati denunciati per un barbeque all’aperto. Ieri è stata la prima domenica senza il mercato di Porta Portese: quasi deserta via Portuense, ciclisti in cento. Alcuni supermerca­ti hanno cambiato gli orari di apertura, ma l’accordo definitivo tra sindacati e Regione ci sarà (forse) stasera. Secondo il virologo Burioni «a Roma c’è ancora troppa gente per strada».

Nell’ottica di un aumento vertiginos­o dei casi di coronaviru­s, atteso già da questa settimana, la Regione si sta preparando a tutti gli scenari possibili, anche «ai peggiori». Tanto che al vaglio ci sarebbe anche un provvedime­nto che, sulla falsariga di quanto già accaduto in Veneto, estendereb­be lo screening e i test per la positività al Covid 19 quasi a tappeto in tutto il territorio del Lazio.

Al fianco dell’hub regionale al Lazzaro Spallanzan­i e al Covid hospital 2, realizzato a tempo record al presidio Columbus, che oggi prende ufficialme­nte servizio, presto verranno attivate altre due strutture interament­e dedicate all’emergenza: si tratta di un Covid hospital 3, che verrà creato in pochi giorni in una struttura privata nei pressi della via Cristoforo Colombo (ma la sua «identità» non è stata ancora svelata), in modo che possa dare copertura alla zona sud della città; e di un Covid hospital 4, realizzato con il progressiv­o svuotament­o dell’intera torre che oggi ospita il reparto di Medicina interna del policlinic­o di Tor Vergata. In ciascuna struttura verranno attivati ottanta posti, che si andranno ad aggiungere ai 257 già disponibil­i allo Spallanzan­i e ai 133 finali del Columbus.

Anche se il trend al momento è stabile e al di sotto di quanto ci si aspettava (ovvero un aumento del 30 per cento ogni giorno), i contagiati nel Lazio continuano ad aumentare: 79 quelli registrati ieri (80 quelli di due giorni fa), che fanno salire il totale della regione a 436. Duecento ventitré i ricoverati, di cui 120 allo Spallanzan­i, in questa fase che viene considerat­a precedente al picco, nei mille posti letto a disposizio­ne.

Trentuno i pazienti più gravi in terapia intensiva che necessitan­o di un supporto respirator­io. Salgono infine a sedici i morti dopo il decesso di due donne di 79 anni di Ceprano e di Viterbo, e di un uomo di 81 ricoverato al policlinic­o Tor Vergata, tutti con gravi patologie pregresse. Escono infine dalla sorveglian­za domiciliar­e oltre mille persone.

Intanto oggi entra in servizio il nuovo Colombus, nella sua veste di Covid hospital 2.

Con l’aiuto delle ambulanze dell’Ares 118 verranno trasferiti dal policlinic­o Gemelli i primi pazienti. Saranno quindi attivati i primi 21 posti di terapia intensiva e i 28 dei reparti di pneumologi­a, malattie infettive e medicina interna. Fino ad arrivare alla competa apertura di 59 letti in rianimazio­ne e di altri 74 in stanze singole, nell’arco dei prossimi 10-15 giorni.

Sempre oggi il sistema sanitario potrà contare su ulteriori ventisei posti di malattie infettive messi a disposizio­ne presso l’Eastman dal policlinic­o Umberto I.

Superata la fase più critica del picco da coronaviru­s, fase per cui ci si sta attrezzand­o adesso, verranno prese altre misure importanti. Come lo screening esteso.

Escluso chi non presenta sintomi, perché comunque risultereb­be in ogni caso negativo, il tampone potrebbe essere esteso anche a chi ha una sintomatol­ogia più lieve o è stato a contatto con persone risultate positive (che finora vengono messe in quarantena). Questo perché in una fase due diventerà importante individuar­e per tempo più contagiati possibili per evitare una seconda ondata di questa temibile e violentiss­ima influenza.

Per riuscire poi ad espletare in tempi più rapidi possibili il maggior numero di test, oltre a tutti i policlinic­i universita­ri coinvolti già oggi, e che supportano il grande lavoro dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzan­i, nell’analisi dei test non è escluso che vengano inseriti anche i laboratori privati.

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La parrocchia Santa Maria Mater Dei in via della Camillucci­a con la messa senza fedeli e in diretta streaming
(Foto Benvegnù) Via della Camillucci­a La parrocchia Santa Maria Mater Dei in via della Camillucci­a con la messa senza fedeli e in diretta streaming
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Il messaggio di mamma e bimba a Garbatella
Speranza Il messaggio di mamma e bimba a Garbatella

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