Medici di base: adesso scattano le nuove regole
Preparata dalla Regione «Lazio dottor Covid»
Preservare la salute dei medici è una priorità nella lotta senza quartiere al coronavirus. Per questo la Regione ha ideato un’App che serve per la loro tutela. Si chiama «Lazio doctor Covid»: è stata pensata in accordo con la Federazione italiana medici generici di Roma e Lazio, ed entra in funzione oggi. Si scarica facilmente sul telefonino, sia con sistema operativo Ios che Android.
Preservare la salute dei medici è una priorità nella lotta senza quartiere al coronavirus. Per questo la Regione ha ideato un’App che serve per la loro tutela. Si chiama «Lazio doctor Covid»: è stata pensata in accordo con la Federazione italiana medici generici di Roma e Lazio, ed entra in funzione oggi.
Si scarica facilmente sul telefonino, sia con sistema operativo Ios che Android. Una volta lanciata l’applicazione viene visualizzato un questionario di autovalutazione sulle proprie condizioni di salute, che dovrà essere compilato in ogni sua parte e che verrà poi analizzato dagli operatori sanitari.
Nel caso in cui ci siano gli estremi per un possibile contagio, contatti con persone già risultate positive o soggiorni delle zone a rischio del Nord Italia, allora il paziente verrà contattato per un approfondimento diagnostico. E, se il medico curante lo riterrà necessario (dal momento che solo lui potrà attivarla e non il paziente), per una televisita.
Si entrerà così in contatto in modo solo virtuale, senza rischiare quindi di contagiare i sanitari (come già successo per molti camici bianchi, compresi due medici generici del Lazio), con il proprio dottore.
«In questo modo - ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato - abbiamo voluto rendere disponibile, per i cittadini, una corsia veloce ed affidabile per la fruizione dei servizi sanitari, efficace soprattutto nei momenti di emergenza e in massima sicurezza». L’applicazione è stato ricordato in Regione - si può scaricare gratuitamente e la modalità di accesso è immediata. Basta seguire dei semplici passaggi per utilizzare i servizi disponibili.
Oltre alla pur fondamentale limitazione dei contagi, il tentativo di sconfiggere il coronavirus passa anche per la ricerca . È notizia di ieri il via libera alla sperimentazione sugli animali di un vaccino progettato da un’azienda romana: la Takis di Castel Romano. I test, che primi in Europa inizieranno in questa settimana, hanno già ottenuto l’autorizzazione del ministero della Salute. «Se i risultati saranno soddisfacenti, il vaccino potrebbe già essere testato sull’uomo nel prossimo autunno», ha detto l’amministratore delegato dell’azienda, Luigi Aurisicchio. I primi test fatti in laboratorio indicano che è in grado di indurre «una forte risposta da parte del sistema immunitario». Dopo avere acquisito i risultati di questa sperimentazione, l’Istituto nazionale per le malattie infettive «Lazzaro Spallanzani» condurrà poi esperimenti sulle cellule per verificare la capacità del vaccino di bloccare la replicazione del virus.