Lazio: no a Euro 2020, sì ai campionati
La Uefa sposta di un anno la manifestazioni, la speranza è riavere la A a maggio
La Uefa ha deciso: gli Europei del 2020, che dovevano iniziare proprio a Roma il 12 giugno, sono spostati di un anno, al 2021. La priorità è cercare di concludere i campionati nazionali, anche per avere le partecipanti alle prossime Champions e Europa League. Un decisione che rafforza la speranza della Lazio di potersi giocare lo scudetto con Juve e Inter, in una volata da inizio maggio a fine giugno. Allo studio una minipreparazione.
È stata la giornata della verità per il futuro del calcio europeo e le indicazioni che arrivano dalla Uefa confortano la Lazio. Il presidente Ceferin ha chiarito che la priorità resta la conclusione regolare dei campionati nazionali, proprio come auspicato dal club biancoceleste, in piena corsa per lo scudetto. Per questo si è deciso di sacrificare e posticipare gli Europei al 2021 (la data di inizio dovrebbe essere l’11 giugno, la gara inaugurale si giocherà a Roma come sarebbe dovuto accadere il 12 giugno prossimo). Poi è chiaro che tutto dipenderà dalla diffusione del contagio: solo l’evoluzione dell’epidemia potrà dirci con certezza se si tornerà a giocare all’inizio di maggio, come auspicato dalla Uefa.
Nel caso in cui questa ottimistica previsione si realizzasse, tra maggio e giugno – ma c’è anche la possibilità che si arrivi a luglio – la Lazio (62 punti) affronterebbe la corsa scudetto assieme a Juventus (63) e Inter (54 con una gara da recuperare, contro la Sampdoria). Il ritmo degli impegni sarebbe serratissimo, visto che in 8-10 settimane ci sarebbero da disputare 12 o 13 partite di A (vedi Inter). Rispetto agli avversari diretti, i biancocelesti avrebbero il vantaggio di non dover disputare le coppe; è dunque presumibile che troverebbero anche qualche settimana libera per lavorare in relativa serenità, senza dover scendere in campo ogni tre giorni. Un vantaggio che pareggerebbe il problema legato all’ampiezza della rosa, meno consistente rispetto all’Inter e soprattutto alla Juve.
Un aspetto importante riguarda la preparazione atletica, perché questa stagione rappresenta un qualcosa di inedito nella storia del calcio. Quando riprendere? E come? In attesa degli eventi, la Lazio sta valutando varie ipotesi. Lotito ha intenzione di far ricominciare gli allenamenti non appena le condizioni generali lo permetteranno, anche se vuole ovviamente evitare ogni pericolo di contagio per i calciatori. L’ipotesi di un ritiro blindato viene presa in considerazione, anche se ci sarebbe il rischio di portare i giocatori stremati sul piano mentale alla ripresa delle gare: si aggiungerebbero infatti altre settimane di clausura a quelle attuali. Inzaghi e i suoi preparatori sono in contatto continuo con i calciatori, seguono a distanza i loro allenamenti in casa, li consigliano. Si sta studiando una minipreparazione in vista della ripresa, ma anche qui c’è incertezza sul modo in cui affrontarla: «caricare» troppo per uno sprint così intenso potrebbe essere controproducente, però allo stesso tempo c’è il rischio di pagare l’inattività. Un rebus dietro l’altro.
Il piano Ipotesi di un ritiro blindato quando si potranno riprendere gli allenamenti