La sindaca cerca dispositivi per vigili,urbani Atac e Ama
Dopo i primi casi di Covid-19 tra i dipendenti del Comune (in particolare un vigile urbano, un autista dell’Atac e un operatore dell’Ama) la sindaca Virginia Raggi ha preso a contattare le imprese di Roma e del Lazio per acquistare le mascherine destinate a proteggere i lavoratori che forniscono servizi pubblici essenziali. La scarsità dei dispositivi di sicurezza, un problema nazionale, ha dimostrato quanto siano a rischio soprattutto alcune categorie, in primo luogo appunto - i vigili urbani e i dipendenti delle municipalizzate. L’Atac, nei giorni scorsi, aveva chiesto alla Protezione civile regionale le mascherine per gli autisti e gli operai. Finora ne sarebbero arrivate cinquemila di garza e ovatta antibatteriche, che però non sarebbero utilizzabili per proteggere i dipendenti a contatto con il pubblico. Intanto all’interno della municipalizzata dei trasporti è stato costituito il Comitato di sicurezza aziendale e, annunciano i segretari regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fna, è stata «attivata un’assicurazione sanitaria valida per tutto il personale che dovesse contrarre il virus». Un’iniziativa a cui si aggiungono diverse richieste da parte dei sindacati: «Intensificare l’igienizzazione dei luoghi di lavoro e di vetture, treni, metro e materiale rotabile utilizzando i lavoratori volontari resi disponibili dalla sospensione temporanea delle attività»; fornire «i kit di guanti, mascherine e gel igienizzante ai dipendenti front-line, alle officine e anche ai lavoratori dell’indotto che igienizzano gli ambienti»; « valutare la possibilità di sanificare le metro prima dei cambi turno del personale e i bus in piazza, utilizzando turni di lavoro il più possibile compatibili con la riduzione dei contatti».