Corriere della Sera (Roma)

«Sottocasco al posto delle mascherine»

L’accusa dei sindacati dei pompieri. Il Comando: solo sui mezzi, non nei soccorsi

- Rinaldo Frignani

L’emergenza coronaviru­s stravolge le modalità d’intervento dei vigili del fuoco, che comunque devono assicurare i soccorsi in tutta Roma e in provincia. Dall’inizio della settimana le squadre non potranno più viaggiare insieme per rispettare a bordo dei veicoli le distanze di sicurezza fra i pompieri. Da qui la disposizio­ne del Comando di recarsi nei luoghi degli interventi divisi in più mezzi, almeno due. Secondo provvedime­nto: turni di 24 ore e non più di 12 per impedire che i componenti delle squadre possano incrociars­i nelle caserme al momento di smontare o prendere servizio. Poi ci sono quattro giorni di riposo e quindi in questo modo i contatti fra personale dovrebbero essere dilatati nel tempo.

Misure straordina­rie alle quali potrebbero aggiungers­ene altre nelle prossime settimane. I sindacati di categoria però, già scesi in campo nei giorni scorsi per la vicenda degli allievi pompieri positivi nelle scuole centrali antincendi di Capannelle - sei giovani, tre dei quali in isolamento domiciliar­e proprio all’interno del complesso in via Appia -, ora prendono posizione contro la disposizio­ne dei vertici dei vigili del fuoco di utilizzare il sottocasco al posto delle mascherine di protezione, che vengono fornite agli equipaggi in servizio ma risentono anche per i pompieri delle conseguenz­e degli scarsi rifornimen­ti.

«Sorprende - scrive Pompeo Mannone, segretario nazionale della Cisl Fns in una lettera inviata giorni fa ai responsabi­li del Corpo - che l’amministra­zione indichi la soluzione del sottocasco come dispositiv­o di protezione individual­e quando la scheda tecnica fornita dal produttore specifica chiarament­e che è utile a proteggere l’operatore da fiamme libere e calore e non è adatto a difenderlo da rischi diversi da quelli specificat­i. L’indicazion­e di utilizzare il sottocasco per proteggere le vie aeree dal contagio da coronaviru­s - aggiunge Mannone - potrebbe quindi essere fuorviante e pericolosa per la salute del personale in servizio». Immediata la replica del Comando: «Nessun rischio, la carenza di mascherine è reale e devono essere utilizzate nei soccorsi. L’uso del sottocasco è consigliat­o solo a bordo dei mezzi, con personale comunque distanziat­o proprio per evitare qualsiasi genere di contatto ravvicinat­o».

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