Contagi record: ieri 185, il totale oltre quota mille
I nuovi positivi sono 185. Cinque i decessi, tutti con gravi patologie
Boom di contagi da coronavirus. Ieri è stato conteggiato il numero più alto mai registrato finora nel Lazio. Superando, nel complesso, quota mille. E con un incremento oltre le previsioni, ovvero del 22 per cento. I nuovi casi di positività nella nostra regione sono stati 185, che portano dunque il totale a 1008. Cinque i decessi.
È boom di contagi da coronavirus. Ieri è stato conteggiato il numero più alto mai registrato finora nel Lazio. Superando, nel complesso, quota mille. E con un incremento oltre le previsioni, ovvero del 22 per cento.
I nuovi casi di positività nella nostra regione sono stati 185, che portano dunque il totale a 1008. Tra loro, oltre a una dipendente del Municipio I che lavora in via Petroselli (la sede verrà sanificata), anche 59 suore di due distinti istituti religiosi, subito isolati: 40 alle Figlie di San Camillo di via Anagnina a Grottaferrata e 19 alla congregazione delle suore Angeliche di San Paolo sulla via Casilina.
Cinque i decessi (due uomini, di 65 e di 83 anni alla Asl Rm 3, e tre donne di 92 anni al Sant’Andrea, di 77 al Colombus e di 93 a Tor Vergata: tutti con gravi patologie pregresse). Che portano così il totale dei morti per il Covid-19 a 43.
«Registriamo un dato con una crescita importante - ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato -. Ma sono rilevanti anche i dati dell’aumento dei guariti: nove nelle ultime 24 ore».
Mentre nelle tre Asl che comprendono il territorio della città di Roma si contano 39 ulteriori malati di coronavirus, priorità, di seguire la situazione del comune di Fondi dove, tra le altre misure, è stato avviato il monitoraggio tramite la rilevazione della temperatura alle persone in ingresso e in uscita dal Mercato ortofrutticolo».
Nell’ottica della prevenzione, e soprattutto della tutela della salute dei medici, ha preso il via la app della Regione «LazioDrCovid», che ha già registrato oltre 10 mila utenti e mille medici di famiglia collegati. Con le stesse finalità, sono state messe a disposizione di medici e infermieri 100 auto del car sharing comunale: «Per tutti gli operatori sanitari sprovvisti di un mezzo privato, impegnati nelle attività di contrasto e contenimento dell’emergenza epidemiologica coronavirus a Roma - si legge in una delibera dell’assessorato alla Mobilità del Campidoglio -. Il servizio sarà gratuito».
Per garantire infine la libera circolazione, in città sempre più blindate, per chi si è messo al servizio della salute altrui, la Regione ha pubblicato un’altra ordinanza, firmata dal vice presidente Daniele Leodori, per «gli spostamenti dei volontari impegnati a fronteggiare l’emergenza sanitaria e ad assicurare servizi necessari alle fasce più deboli».
Garantita quindi la mobilità degli operatori del terzo settore in quanto le loro attività sono ritenute necessarie. Garantite anche la consegna di farmaci e alimenti a domicilio a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti; forme di assistenza domiciliare o in strutture residenziali o assimilabili (ad esempio, di ospitalità per minori e famiglie migranti della salute, case rifugio per donne vittime di violenza.); assistenza legata all’emergenza Covid19; servizi sociali di telesoccorso e teleassistenza; ritiro e consegna dei dispositivi di sicurezza; unità mobili e di strada rivolte a senza fissa dimora, o in stato di particolare fragilità (vittime di tratta, dipendenza).