Trasporti, 4 mila persone in cassa integrazione
Prime, pesanti ripercussioni dell’epidemia da Covid-19 sul trasporto pubblico locale, dopo la riduzione delle corse di bus e metropolitana decisa da Comune e Regione a tutela dei lavoratori e degli utenti. Ieri l’ad di Atac, Paolo Simioni, ha scritto a tutti i sindacati di settore per informarli che, da lunedì e per nove settimane, l’azienda ricorrerà all’attivazione del fondo bilaterale di solidarietà. Tradotto: per 4 mila dipendenti, un terzo del totale, scatterà la cassa integrazione, da capire se in deroga o tramite il fondo nazionale di sostegno al reddito. Le modalità saranno discusse nei prossimi giorni con le rappresentanze sindacali, fiduciose che si riesca a preservare tra il 70 e l’80 per cento degli stipendi. La misura è stata adottata in considerazione del drastico calo del servizio, tra chiusura delle scuole e blocco di numerose attività. In questi giorni i mezzi di superficie hanno continuato a viaggiare vuoti, semideserte anche le stazioni della metro, chiusa alle 21. La crisi colpisce anche il trasporto aereo, che a Fiumicino ha registrato un crollo verticale. Da lunedì e fino al prossimo dicembre per circa 3 mila lavoratori di Adr sarà applicata la cassa integrazione guadagni straordinaria a rotazione. Dallo scorso 20 febbraio al 13 marzo il trend di traffico al Leonardo da Vinci è stato in discesa verticale, con oltre 1 milione in meno di passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2019 e 4.100 voli saltati.