«Furbetti» della spesa, 3 acquisti da un euro al giorno
Tutto, pur di uscire. Così si va perfino tre o quattro volte al giorno al supermercato, stando anche un’ ora in fila, pur di prendere un po’ d’aria fuori di casa. Se ne sono accorti gli stessi gestori delle strutture, analizzando la sera gli scontrini. «Ci sono ormai del clienti “seriali”», racconta Marcello Tamiano, direttore della società MA&G che gestisce in franchising tre supermercati Eurospin: «Fanno piccole spese. Gli scontrini che abbiamo controllato vanno dai 3 ai 5 euro. E vengono più volte al giorno pur di uscire di casa. Diciamo che su 100 clienti sono almeno 5 o 6 ogni giornata». Le cassiere hanno perfino imparato a riconoscerli: «Così ho dato l’indicazione - aggiunge Tamiano - di far loro gentilmente presente che più di due volte al giorno non possono venire. Qualcuno diventa rosso e si giustifica dicendo che “è per il vicino” ». Vista l’abitudine di questi supermercati di misurare la temperatura, i clienti così la controllano anche due o tre volte al giorno. Gli episodi sono stati notati in particolare a Ostia, ma accade lo stesso all’Ostiense mentre è meno frequente a Ponte Galeria dove bisogna arrivare in macchina. L’identikit del cliente «seriale», dice ancora Tamiano, è in genere una persona over 65 anni, ovvero proprio coloro che più di tutti non dovrebbero uscire dalla propria abitazione.
Lo stesso accade in alcuni supermercati della Balduina, dove sono state fatte spese da uno o due euro, se non addirittura da 75 centesimi. E anche in questo caso sono stati considerati acquisti «pretestuosi» , pur di prendere una boccata d’aria e magari incontrare un amico, sia pure facendo la fila. È la convinzione di Marcello Cappelli, titolare insieme al fratello di supermercati alla Balduina, alla Cecchignola e sulla Laurentina. «Alla Balduina - racconta moltissime persone comprano solo un pacco di pasta, una scatoletta di tonno o una birra e intanto vagano a lungo dentro al locale: è evidente che diventa un pretesto per uscire di casa». Cappelli ha una vasta documentazione: più di 80 scontrini con importi inferiori ai 10 euro emessi dalle 8 alle 14 di giovedì scorso.
Anche lui ha messo in atto tutti i dispositivi per rispettare le regole: ingressi contingentati, carrelli igienizzati, mascherine per cassieri e addetti al banco, divisori in plexiglass alle casse per separare clienti e dipendenti. «Abbiamo fatto il necessario - dice - ma se continua così sarò costretto a chiudere perché diventa complicato garantire l’acquisto tutelando la salute di clienti e lavoratori».
Irresponsabili Le cassiere ormai riconoscono i clienti «seriali» e li invitano ad evitare abusi