Corriere della Sera (Roma)

L’allarme da Fondi: «La filiera alimentare potrebbe rallentare»

Sepe, direttore del mercato ortofrutti­colo

- Andrea Arzilli

● Per entrare al Mof guanti, mascherine e misurazion­e della febbre col termoscann­er

«L’ordinanza della Regione garantisce l’operativit­à della filiera, ma è probabile che una ulteriore flessione è si possa generare», dice Roberto Sepe, direttore del Mof, mercato ortofrutti­colo tra i più grandi d’Europa che smista frutta e verdura dal Sud del Paese rifornendo anche la Capitale. La difficoltà a rifornire mercati e supermerca­ti di Roma potrebbe essere uno degli effetti collegati alla decisione, inevitabil­e, di blindare Fondi per farla diventare «zona rossa». Adesso i varchi della cittadina in provincia di Latina sono sorvegliat­i dai posti di blocco delle forze dell’ordine: a Fondi non si entra e da Fondi non si esce. Possono passare solo vigili urbani, carabinier­i, corpi di polizia, personale sanitario e i corrieri che vanno a caricare e scaricare al Mof, dove gli operatori li attendono con i termoscann­er, sempre che indossino guanti e mascherine. Tempo necessario per le verifiche, ma che viene sottratto al lavoro. Che così procederà a rilento, come le partenze dei camion carichi di frutta e verdura verso la Capitale. «I nostri prodotti sono garantiti, a maggior ragione oggi che ci sono ulteriori controlli - spiega Sepe -. Ma, fosse anche solo per una questione di tempi, una contrazion­e rispetto a quella già indotta dalle misure del governo, è possibile». E a risentirne sarebbero soprattutt­o i cittadini di Fondi.

Tantissimi lavorano per il Mof o nel suo indotto, molti gestiscono proprio bachi nei mercati romani. Ma al momento sono chiusi in casa, come tutti dopo lo scoppio del caso che ha reso Fondi «la nuova Codogno». Per le vie del centro, da corso Appio Claudio a piazza del Duomo, adesso non passa nessuno. Chi osserva il surreale deserto cittadino dalle finestre, chi è alle prese con il cellulare per spiegare cosa sta succedendo ai familiari che abitano lontano. Tutti comunque impauriti dai numeri che raccontano della diffusione del contagio, iniziata lo scorso 25 febbraio

Paese isolato

Posto di blocco alla periferia di Fondi, diventata Zona rossa

con una banale festa di Carnevale in un centro anziani. Al momento i contagiati sono una cinquantin­a, quasi 200 le persone sotto sorveglian­za mentre in 760 sono in isolamento domiciliar­e. «Adesso non si vede passare nessuno,

ma nei giorni precedenti c’era parecchia gente in giro, c’era davvero troppo fermento: i ragazzi pensavano fosse una vacanza», racconta Civita Paparello, consiglier­a comunale in quota Pd. «Le ripetute violazioni da parte di una minoranza dei cittadini delle norme che erano già in vigore, è il morivo alla base della nuova ordinanza regionale», aggiunge Arcangelo Rotunno, ex sindaco di Fondi, adesso una vera e propria città fantasma. «Purtroppo è la situazione reale», spiega Fernando Di Fazio, medico di base che ha in cura circa 10 mila abitanti di Fondi. «Non siamo riusciti a contenere il focolaio, ogni giorno i casi positivi aumenteran­no, la decisione della Regione non solo è giusta, ma noi la caldeggiav­amo. Adesso, però, abbiamo anche a che fare anche con numerosi stati di panico e ansia. Dobbiamo gestirli e non sarà facile, anche perché le persone stanno in casa e si imbattono in notizie che non sono univoche, talvolta bufale».

❞ Adesso non si vede nessuno, nei giorni scorsi c’era troppa gente in giro

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy