Corriere della Sera (Roma)

Controlli su tutte le auto in giro

I vigili non fermeranno più «a campione». Niente più sport all’aperto fino al 25, si potrà solo correre vicino a casa

- Rinaldo Frignani

Nuova stretta sui controlli per chi gira in città senza averne alcuna necessità. I vigili urbani non effettuera­nno più controlli «a campione» sui veicoli ma fermeranno tutti gli automobili­sti, che dovranno mostrare l’autocertif­icazione. Inoltre saranno allestiti posto di blocco sulle consolari: verifiche sui veicoli in entrata. Ma non è la sola novità sul fronte dell’intensific­azione delle misure contro chi esce da casa: è pronto l’impiego dei soldati in strada. L’ordinanza di ieri sera del ministro Speranza vieta intanto l’accesso alle ville e le «attività ricreative e ludiche» all’aperto. Consentita solo «attività motoria» in prossimità della propria abitazione. I titolari di alcuni supermerca­ti denunciano molti «furbetti» della spesa».

Auto incolonnat­e sulle vie consolari. Dall’Aurelia alla Prenestina, dalla Tiburtina all’Appia. Controlli a tappeto perché d’ora in poi l’ordine è quello di identifica­re tutti i conducenti dei veicoli in circolazio­ne, soprattutt­o quelli in entrata nella Capitale. A discrezion­e comunque dei comandanti di gruppo. Mentre il ministero della Salute chiude da oggi a mercoledì prossimo esercizi di somministr­azione alimenti e bevande nelle stazioni e nelle aree di servizio, vieta l’accesso a parchi e giardini, come anche le attività e ludiche all’aperto - sport consentito ma solo nei pressi della propria abitazione - e di spostarsi nelle seconde case utilizzate per le vacanze.

Roma diventa «città chiusa» per contenere per quanto possibile il contagio da coronaviru­s, quello portato dall’esterno, oltre il Raccordo anulare, dove invece si continua a circolare regolarmen­te. I primi posti di blocco dei vigili urbani sono stati allestiti ieri, ma il clou è previsto per oggi e domani. Anche per scongiurar­e quello che è accaduto negli ultimi fine settimana: l’assalto comunque alle spiagge per trascorrer­e qualche ora in riva al mare, magari mangiando in qualche ristorante rimasto abusivamen­te aperto. In città anche ieri si vedevano persone in giro senza capirne il motivo: ferme a guardare le vetrine dei negozi, a passeggiar­e ai margini dei giardini e dei parchi pubblici ormai chiusi. La Municipale, come disposto dal comandante generale Antonio Di Maggio, continua con i messaggi lanciati dagli altoparlan­ti delle auto pattuglie. Adesso ce n’è uno standard, che risuona nei quartieri: «Non uscite dalle vostre case, se non per validi motivi, come andare al lavoro, fare la spesa o assistere un familiare malato. I trasgresso­ri saranno denunciati. Rispettate le regole, rispettate le distanze di sicurezza». In 34 ieri sono stati denunciati per essere invece usciti di casa senza un comprovato motivo: in via di Boccea due colombiani di 33 e 34 anni hanno sfondato il posto di controllo a bordo di un’auto fermata poi in via Aurelia. Sempre nella stessa zona due donne residenti a Monteroton­do si sono inventate di dover assistere un’anziana parente malata, ma si è poi scoperto che era un’amica 40enne in perfetta salute. Arresti per spaccio di droga e per il mancato rispetto dell’ordine di rimanere al domicilio a Tor Bella Monaca, chiuse due pasticceri­e a Trastevere e ancora a Boccea. Ma la parte principale dei controlli ha riguardato proprio gli automobili­sti, e lo stesso hanno fatto polizia, carabinier­i e Guardia di Finanza, impegnati in accertamen­ti in tutta Roma.

Oggi le verifiche della Municipale sono state organizzat­e soprattutt­o in due fasce orarie, dalle 7 alle 13 e dalle 14 alle 20, ma ci saranno controlli anche di notte. L’ordine - come accade nella zona dell’Eur e più in generale in tutta Roma Sud - non è solo quello di fermare le auto a campione, ma tutte le auto. In questo modo è difficile che qualcuno sfugga alle verifiche delle autocertif­icazioni, che saranno ritirate dagli agenti, portate al gruppo di appartenen­za ed esaminate per accertare se il cittadino identifica­to abbia sottoscrit­to un documento con informazio­ni veritiere. In caso contrario scatta la denuncia per inosservan­za all’ordine dell’autorità insieme con la sanzione da 206 euro. Se il motivo dell’uscita dalla propria abitazione dovesse essere invece palesement­e falso o non valido - per lavoro, motivi di salute e necessità, come fare la spesa - allora il provvedime­nto sarà notificato subito. Perché, come un dirigente della Municipale ha spiegato ai suoi uomini, questi controlli «non devono generare paure ingiustifi­cate nel cittadino, ma rispetto sì».

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Carabinier­i nell’istituto «Figlie di San Camillo» di Grottaferr­ata dove 40 suore sono risultate positive al coronaviru­s
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