Controlli su tutte le auto in giro
I vigili non fermeranno più «a campione». Niente più sport all’aperto fino al 25, si potrà solo correre vicino a casa
Nuova stretta sui controlli per chi gira in città senza averne alcuna necessità. I vigili urbani non effettueranno più controlli «a campione» sui veicoli ma fermeranno tutti gli automobilisti, che dovranno mostrare l’autocertificazione. Inoltre saranno allestiti posto di blocco sulle consolari: verifiche sui veicoli in entrata. Ma non è la sola novità sul fronte dell’intensificazione delle misure contro chi esce da casa: è pronto l’impiego dei soldati in strada. L’ordinanza di ieri sera del ministro Speranza vieta intanto l’accesso alle ville e le «attività ricreative e ludiche» all’aperto. Consentita solo «attività motoria» in prossimità della propria abitazione. I titolari di alcuni supermercati denunciano molti «furbetti» della spesa».
Auto incolonnate sulle vie consolari. Dall’Aurelia alla Prenestina, dalla Tiburtina all’Appia. Controlli a tappeto perché d’ora in poi l’ordine è quello di identificare tutti i conducenti dei veicoli in circolazione, soprattutto quelli in entrata nella Capitale. A discrezione comunque dei comandanti di gruppo. Mentre il ministero della Salute chiude da oggi a mercoledì prossimo esercizi di somministrazione alimenti e bevande nelle stazioni e nelle aree di servizio, vieta l’accesso a parchi e giardini, come anche le attività e ludiche all’aperto - sport consentito ma solo nei pressi della propria abitazione - e di spostarsi nelle seconde case utilizzate per le vacanze.
Roma diventa «città chiusa» per contenere per quanto possibile il contagio da coronavirus, quello portato dall’esterno, oltre il Raccordo anulare, dove invece si continua a circolare regolarmente. I primi posti di blocco dei vigili urbani sono stati allestiti ieri, ma il clou è previsto per oggi e domani. Anche per scongiurare quello che è accaduto negli ultimi fine settimana: l’assalto comunque alle spiagge per trascorrere qualche ora in riva al mare, magari mangiando in qualche ristorante rimasto abusivamente aperto. In città anche ieri si vedevano persone in giro senza capirne il motivo: ferme a guardare le vetrine dei negozi, a passeggiare ai margini dei giardini e dei parchi pubblici ormai chiusi. La Municipale, come disposto dal comandante generale Antonio Di Maggio, continua con i messaggi lanciati dagli altoparlanti delle auto pattuglie. Adesso ce n’è uno standard, che risuona nei quartieri: «Non uscite dalle vostre case, se non per validi motivi, come andare al lavoro, fare la spesa o assistere un familiare malato. I trasgressori saranno denunciati. Rispettate le regole, rispettate le distanze di sicurezza». In 34 ieri sono stati denunciati per essere invece usciti di casa senza un comprovato motivo: in via di Boccea due colombiani di 33 e 34 anni hanno sfondato il posto di controllo a bordo di un’auto fermata poi in via Aurelia. Sempre nella stessa zona due donne residenti a Monterotondo si sono inventate di dover assistere un’anziana parente malata, ma si è poi scoperto che era un’amica 40enne in perfetta salute. Arresti per spaccio di droga e per il mancato rispetto dell’ordine di rimanere al domicilio a Tor Bella Monaca, chiuse due pasticcerie a Trastevere e ancora a Boccea. Ma la parte principale dei controlli ha riguardato proprio gli automobilisti, e lo stesso hanno fatto polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, impegnati in accertamenti in tutta Roma.
Oggi le verifiche della Municipale sono state organizzate soprattutto in due fasce orarie, dalle 7 alle 13 e dalle 14 alle 20, ma ci saranno controlli anche di notte. L’ordine - come accade nella zona dell’Eur e più in generale in tutta Roma Sud - non è solo quello di fermare le auto a campione, ma tutte le auto. In questo modo è difficile che qualcuno sfugga alle verifiche delle autocertificazioni, che saranno ritirate dagli agenti, portate al gruppo di appartenenza ed esaminate per accertare se il cittadino identificato abbia sottoscritto un documento con informazioni veritiere. In caso contrario scatta la denuncia per inosservanza all’ordine dell’autorità insieme con la sanzione da 206 euro. Se il motivo dell’uscita dalla propria abitazione dovesse essere invece palesemente falso o non valido - per lavoro, motivi di salute e necessità, come fare la spesa - allora il provvedimento sarà notificato subito. Perché, come un dirigente della Municipale ha spiegato ai suoi uomini, questi controlli «non devono generare paure ingiustificate nel cittadino, ma rispetto sì».