Da Ostia alla Garbatella Ecco gli aiuti ai poveri nelle casse dei Municipi
E il Comune dona i buoni pasto non utilizzati
Il Municipio che avrà più fondi per la spesa e i medicinali dai fondi regionali stabiliti domenica per l’emergenza coronavirus è il VII (Appio Latino), con 752 mila euro. A seguire con 630 mila c’è il VI (Torri), poi il V (PrenestinoCentocelle) con 600 mila euro. L’erogazione, stabilita su base demografica, proseguirà con il X (Ostia), con quasi 570 mila euro, mentre più di 500 mila ne arriveranno al III (Monte Sacro). Il XIV (Monte Mario) avrà 470 mila euro. Per il IX (Eur) sono previsti quasi 450 mila euro, per il IV (Tiburtino) 430 mila e attorno ai 415 mila euro ciascuno il centro storico (I) e Parioli-Nomentano (II). Poco sotto i 400 mila euro il XV (Cassia-Flaminia), 380 mila per l’XI (Portuense) e infine ci sono il XII (Monteverde) con 345 mila euro, il XIII (Aurelia) con 326 mila e ultima la Garbatella (VIII) con 320 mila euro.
I fondi, del valore complessivo di 8 milioni di euro, sono destinati ai generi alimentari e di prima necessità, diventati urgenti per gli anziani indigenti, i disoccupati e i lavoratori che da un mese non ricevono retribuzione. I finanziamenti regionali si vanno a sommare a quelli governativi del valore di 15 milioni e ai circa 250mila euro di buoni pasto non consumati a marzo dai dipendenti del Campidoglio in telelavoro.
I ticket comunali serviranno «per finanziare iniziative di solidarietà - ha spiegato ieri la sindaca Virginia Raggi - come la spesa a domicilio per chi versa in condizioni di fragilità. Si tratta di risorse che sarebbero finite tra le tante voci nel bilancio del Comune e che invece destiniamo all’acquisto di beni di prima necessità per chi ne ha bisogno». Si tratta di buoni del valore di 7 euro ciascuno relativi a 9mila dipendenti in smart working.
A spiegare i fondi regionali è stata invece la capogruppo della lista Zingaretti, Marta Bonafoni: «Sono destinati alle famiglie, anche mononucleari, che presentano specifica domanda al segretariato sociale territorialmente competente anche per via telefonica o via mail o a seguito di segnalazione ai servizi i da parte degli enti del Terzo settore». Per ottenerli bisogna essere residenti nel territorio e se extra Ue serve un titolo di soggiorno valido. Bisogna essere «in carico ai servizi sociali» oppure che sia «accertato lo stato di bisogno» e si proceda «alla presa in carico». Altri requisiti, «trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’applicazione delle norme relative al Covid-19, previa autocertificazione» e infine «non essere beneficiari di altre forme di sostegno al reddito erogati da enti pubblici (come il reddito di cittadinanza)». In «casi eccezionali» però «è possibile procedere al contributo, previa certificazione dei servizi sociali competenti».