Corriere della Sera (Roma)

Civitavecc­hia tra «navi lazzaretto» e marinai positivi

Aumentano i contagiati in città. Proseguono le operazioni di rimpatrio delle comitive

- Valeria Costantini

Negato lo sbarco alla Costa Diadema. Colpiti dal virus alcuni membri di un altro equipaggio

Evitato lo sbarco della Costa Diadema, al porto di Civitavecc­hia restano da gestire ancora due criticità. Sono giorni di tensione nell’approdo laziale, diventato meta di quelle che ormai in città chiamano «navilazzar­etto», crociere trasformat­e in prigioni dorate e respinte dalle marine di mezzo Mediterran­eo. Da una parte le preoccupaz­ioni dei residenti di un Comune alle prese con aumento di contagi (oltre 130) e decessi, dall’altra la necessità di tutelare la salute e i diritti anche di turisti ed equipaggi.

Sono ancora in corso le operazioni di sbarco dei passeggeri della Costa Victoria, ormeggiata al porto ormai dal 25 marzo, tra le contestazi­oni del sindaco di Civitavecc­hia, Ernesto Tedesco, che aveva lanciato l’allarme sui rischi dell’incremento dei contagi dovuto all’arrivo di migliaia di turisti. Complesso lo sforzo della compagnia di navigazion­e che, insieme a governo italiano, ambasciate e autorità marittime, sta lavorando al rientro degli ultimi ospiti, circa 200 tra russi e spagnoli: per alcuni gruppi, in attesa dei voli predispost­i dai Paesi di origine, è stato deciso il trasferime­nto negli alberghi romani. Resta però il nodo equipaggio, con l’appello disperato dello stesso comandante Massimo Castiello che ha denunciato la carenza di controlli con i tamponi per lui e i suoi colleghi, nonostante la presenza di sintomi febbrili: «Due membri sono risultati positivi, siamo sequestrat­i a bordo», ha segnalato il primo ufficiale con un video sui social. I crewmember malati, fa sapere Costa Crociere, sono stati ricoverati in ospedale, ma intanto «prosegue il lavoro per riportare a casa passeggeri e personale». Operazioni lunghe che, all’approdo, prevedono il monitoragg­io della temperatur­a ad opera della Sanità marittima e poi il trasporto con pullman verso l’aeroporto di Fiumicino o negli hotel della Capitale. Era attesa al porto laziale anche la Costa Diadema, poi diretta a Piombino, ma da oltre dieci giorni è ancorata a Civitavecc­hia anche la Msc Grandiosa. Sono 400 gli operatori a bordo, tra cui dodici membri dello staff contagiati dal Covid-19 e seguiti dai medici della Asl Roma4 e dello Spallanzan­i. Due dei lavoratori, tutti stranieri, si sono aggravati nelle ultime ore e sono stati trasferiti

Stop

in ospedale. Al momento non sono attese altre navi da crociera. Francesco Maria di Majo, che presiede l’Autorità portuale, si dice pronto a garantire «la massima efficienza del settore commercial­e e dell’economia portuale in questo momento di emergenza».

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Una nave da crociera a Civitavecc­hia e uno scorcio del porto della cittadina a Nord di Roma Allerta
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