La rabbia di Montino: «Chiudo tutti gli hotel di Fiumicino, ora basta»
Fiumicino, protesta del sindaco: non possiamo accogliere proprio tutti Rischiamo di diventare zona rossa, gli aerei non volano e la gente resta qui
«Vogliamo far diventare Fiumicino zona rossa? Basta, chiudiamo gli hotel». Esterino Montino perde la sua notoria compostezza di fronte agli arrivi multipli di equipaggi negli alberghi del suo comune. Sono 140 i cittadini stranieri ospitati al momento in tre strutture ricettive della città laziale, respinti dal vicino aeroporto internazionale e isolati nelle loro stanze: si tratta di membri dello staff delle navi di Costa Crociere e Msc, attraccate negli ultimi giorni in Italia. Al Golden Tulip ci sono 25 indiani, ma il caso più grave però è al B&B di Parco Leonardo: 73 indonesiani, tra cui 32 persone positive al Covid-19.
Sindaco, ieri ha scoperto che ospitate anche 41 stranieri tra ucraini e russi rimasti senza volo. Ma non siete stati avvertiti dei trasferimenti?
«No, io sono incazzato, scusate il termine, proprio per questo. Si tratta di persone arrivate a Fiumicino da Miami, ovvero parliamo di uno scalo tecnico. Dovrebbero ripartire a breve in pulmann. L’ultima notizia poi è quella di 156 marinai filippini in arrivo al Leonardo Da Vinci e l’aereo non c’era, tanto che restano imbarcati sulle navi. Ma stiamo
scherzando? Siamo oltre il ragionevole, ci sono quattromila persone sbarcate in Italia dalle crociere e rischiamo di trovarcele tutte qui, perché gli aerei non partono».
Ma qual è stato il corto circuito istituzionale e come si risolve?
«Ho partecipato a due videoconferenze in merito e una cosa è chiara: il problema è che i ministeri degli Esteri e dei Trasporti non si sono coordinati
con la protezione civile per questi trasferimenti. E noi ci ritroviamo con nuovi focolai. Queste persone hanno il diritto di tornare a casa, ma solo se il volo è pronto, altrimenti restano sulle navi in quarantena. Punto».
Ma intanto questi cittadini hanno girato l’Italia, per poi scoprire di essere malati. Qual è la situazione negli hotel? «E’ questo il problema, in
❞ I Ministeri di Esteri e Trasporti non si sono coordinati con la protezione civile
❞ Oltre Siamo oltre il tollerabile, ci sono 4.000 persone sbarcate in Italia dalle crociere? No, grazie
prima linea ora ci siamo noi. Asl e Regione stanno facendo i controlli sanitari su tutti gli ospiti: sapremo presto i risultati per gli altri cittadini indiani. Ma parliamo di persone che hanno viaggiato in pulmann, si sono fermati in autogrill, etc. Solo perché siamo i più vicini all’aeroporto internazionale, non possiamo gestire tutte queste emergenze. Ci vorranno giorni per riuscire a farli rimpatriare tutti». Cosa chiede al Governo?
«Prima di tutto io voglio essere informato, anche perché la conoscenza dell’aeroporto ci permette di sapere quali voli siano disponibili. Le mie richieste, in accordo anche con le opposizioni, sono state accolte e di questo sono lieto. Stop ad arrivi di turisti o equipaggi senza negatività al tampone: non si scende dalle navi se non si ha nulla osta sanitario, la quarantena si fa a bordo. Soprattutto se il volo non è in pista. Infine, visto che Conte (il presidente del Consiglio, ndr) mi ha tolto il potere di emettere ordinanze, ho chiesto alla protezione civile un provvedimento restrittivo sugli hotel che vanno chiusi. Intanto però, i cordoni sanitari vanno potenziati e nessun altro ospite sarà accolto».