Corriere della Sera (Roma)

Quelle scritte proiettate a Colli Aniene

Una facciata a Colli Aniene, fenomeno social

- di Federica Manzitti

Vengono dalla Galassia di Colli Aniene e si rendono invisibili come tutti gli alieni che si rispettino. Ma è chiaro quello che fanno, dove lo fanno e che sono animati dalle migliori intenzioni. Si chiamano Proiezioni­sti anonimi e sono quelli che dallo scorso 18 marzo ogni sera accendono il muro cieco di un palazzo del quartiere nel IV Municipio con messaggi ispirati alla migliore tradizione romanesca, sospesi tra lo scherno affettuoso, lo sfottò e il sentimenta­le. «Ci proiettiam­o / Nel futuro /Per amarci/Ancor di più» ha fatto scrivere qualche sera fa Er Pinto, uno degli autori di questa iniziativa nata in pieno lockdown da un gruppo anonimo di amici del quartiere.

Tutto è cominciato con il logo di Batman, supereroe invocato contro il coronaviru­s quanto mai, proiettato per illuminare con un gioco e un pizzico di audacia, le speranze affacciate alle finestre del circondari­o di via Galati. Sarebbe rimasto un fenomeno poco più che condominia­le, ma sempre con una sua poesia, se non fosse per la potenza dei social amplificat­a dalle misure di distanziam­ento fisico. Un rimando su Twitter, un rilancio su Facebook (@Proiezioni­stiAnonimi) e i like sono passati da decine a migliaia. Messaggi nella bottiglia: «E comunque mi mancate tutti», severi moniti: «Dovete restare a casa, mortacci vostri!», proposte galanti: «Vuoi uscire a donare il sangue con me?», pubblicità progresso: «1522 anche in casa non sei sola», ma anche domande di servizio: «Sapete se c’è fila alla Coop?» e citazioni da Lucio Dalla, Fabrizio De André o da film come Roma città aperta.

Del resto la parentela tra la settima arte e queste strade a ridosso della Tiburtina è scritta nella storia del cinema italiano. A partire da Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi del 1976, quando la borgata era in costruzion­e, passando per Borotalco di Verdone e Il Mostro di Roberto Benigni, tante le pellicole ambientate dove oggi operano i Proiezioni­sti Anonimi. Tra le pasquinate di Colli Aniene c’è spazio anche per scherzare con Zerocalcar­e. «C’avemo ancora i ceci» diceva una proiezione recente riferendos­i a un’altra reazione al confinamen­to targata Roma Est, le ormai celebri strisce disegnate dal fumettista della vicina Rebibbia.

Galanteria e citazioni

«Vuoi uscire a donare il sangue con me?» o le parole di Dalla e Fabrizio De André

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Una delle tante scritte proiettate dai Proiezioni­sti anonimi sulla faccia di un condominio dalle parti di via Galati, nella zona di Colli Aniene
Ironia Una delle tante scritte proiettate dai Proiezioni­sti anonimi sulla faccia di un condominio dalle parti di via Galati, nella zona di Colli Aniene

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