Corriere della Sera (Roma)

Virus, «saltano» i processi d’appello

L’avvocato Placanica: «Scelta prematura, si poteva aspettare ancora». Il pm Pesci: «Non sarà facile smaltire l’arretrato» Il presidente Gallo rinvia a data da destinarsi tutti i dibattimen­ti di secondo grado del Lazio senza detenuti

- Fiano

Il presidente della Corte d’Appello, Fabio Massimo Gallo, ha firmato un’ordinanza con la quale ha disposto il rinvio a data da destinarsi di tutti i processi d’appello del Lazio senza imputati detenuti. Il provvedime­nto rischia di comportare la prescrizio­ne dei reati di migliaia di dibattimen­ti. Protesta il presidente della Camera Penale, Cesare Placanica: «Una scelta prematura, si poteva aspettare ancora». Il procurator­e aggiunto di Roma,

Stefano Pesci: «La decisione era prevedibil­e, sarà un problema smaltire l’arretrato». Intanto la famiglia di un anziano «dimenticat­o» nell’ospizio «Papa Giovanni XXIII» e morto in solitudine accusano: «Vogliamo giustizia». La magistratu­ra ha aperto un’inchiesta.

In controtend­enza sulle aspirazion­i e previsioni di agognata ripresa di tutte le attività e in largo anticipo sulla scadenza del decreto in vigore, il presidente della Corte d’Appello, Fabio Massimo Gallo, rinvia con ordinanza a data da destinarsi tutte le udienze di secondo grado in cui non ci siano imputati detenuti. La misura riguarda i circondari di tutta la Regione, che ricadono sotto la sua competenza. Una scelta che suscita la vibrata protesta delle Camere penali del Lazio per il rischio che molti procedimen­ti si prescrivan­o e per il danno economico che ne può derivare a una categoria già colpita, come le altre, da queste settimane di stop forzato dei processi.

«Ritenuta necessaria una ripresa della trattazion­e dei procedimen­ti penali graduale — scrive il presidente Gallo — e in continuità con la disciplina attualment­e applicata, tutte le udienze relative a imputati liberi dal 16 aprile fino al 30 giugno saranno rinviate d’ufficio a data da destinarsi. Ove il presidente della sezione sia in grado di indicare la data del rinvio ne disporrà la comunicazi­one al consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, che provvederà alla pubblicazi­one e dunque alla diffusione nel proprio sito web».

Le perplessit­à dei penalisti nascono dal fatto che il decreto della presidenza del Consiglio sulla sospension­e dei processi non indifferib­ili è tutt’ora in vigore e lo sarà fino all’11 maggio. E dal fatto che stabilire il 30 giugno equivale di fatto a rimandare tutto a ottobre (il 20 luglio le aule di Tribunale chiuderann­o per la pausa estiva). Imputati e parti civili rischiano di vedersi allungare di molto i tempi per avere giustizia se non addirittur­a doversi rassegnare alla prescrizio­ne, visti anche i ritardi in primo grado. La lettera con toni insolitame­nte critici porta la firma dei presidenti delle Camere penali: Cesare Placanica (Roma), Roberto Alabiso (Viterbo), Pasquale Improta (Cassino), Enrico Pavia (Frosinone), Morena Fabi (Rieti), Andrea Miroli (Civitavecc­hia), Domenico Oropallo (Latina), Carmelo Tripodi (Tivoli), Sabrina Lucantoni (Velletri).

Come già fissato dal premier Giuseppe Conte il 20

marzo e previsto nelle linee dettate anche dal presidente del Tribunale di Roma, Francesco Monastero, restano tutelati i procedimen­ti urgenti per la presenza di detenuti o le misure restrittiv­e in scadenza. Anzi, sono previste date più fitte sul calendario: «Dal 16 aprile e fino al 15 maggio — si legge ancora nell’ordinanza di Gallo — i presidenti di sezione disporrann­o la trattazion­e di procedimen­ti con imputati sottoposti a misura cautelare detentiva, individuat­i in relazione alla tipologia della misura applicata, alla sua durata ed alla scadenza prevista». In questi casi viene caldeggiat­a la fissazione di udienze al ritmo serrato di tre a settimana. «Gli altri procedimen­ti, con imputati sottoposti a misure cautelari non trattati, verranno rinviati a data ravvicinat­a, possibilme­nte prima della sospension­e per il periodo feriale, seguendo i criteri appena indicati». Fino al 20 luglio c’è una finestra di tre settimane poi, a ottobre, sarà compito dei presidenti di sezione trovare aule e date disponibil­i per recuperare questi mesi.

I detenuti

Non si fermano i procedimen­ti con imputati arrestati o con misure in scadenza

 ??  ?? Esercito e polizia da ieri presidiano il Selam Palace alla Romanina: nei palazzi occupati abusivamen­te ci sono stati due casi di positività
Esercito e polizia da ieri presidiano il Selam Palace alla Romanina: nei palazzi occupati abusivamen­te ci sono stati due casi di positività
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La statua di Mercurio nel Palazzo di giustizia, dove si trovano aule dei processi e Procura
Piazzale Clodio La statua di Mercurio nel Palazzo di giustizia, dove si trovano aule dei processi e Procura
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