Romanina: due positivi nel palazzo occupato E l’esercito lo «blinda»
In due con il Covid, schierati i militari: analisi su un intero piano, primi test negativi
Nessuno può entrare, nessuno può uscire. Il «Selam Palace» di via Arrigo Cavaglieri, alla Romanina, è blindato. Ai due ingressi pattuglie dell’Esercito che potrebbero rimanere fino a oggi, se la Asl Roma 2 dovesse terminare già oggi gli accertamenti medici sulle persone che vivono al secondo piano dell’immenso complesso dalle vetrate scure, simbolo delle occupazioni a Roma.
La Prefettura ha richiesto lunedì scorso l’intervento dell’Esercito dopo che la settimana passata due ospiti sono stati trovati positivi al Covid19 e sono stati ricoverati all’ospedale Spallanzani e al Policlinico di Tor Vergata, e dopo che altri due sono risultati sospetti. Poi per fortuna ieri mattina è arrivato l’esito dei tamponi: negativi entrambi. A questo punto però le autorità sanitarie hanno deciso di proseguire nell’approfondimento della situazione per capire se ci possano essere altre situazioni a rischio.
Anche perché all’interno del «Selam Palace», immobile ex Enasarco che aveva anche ospitato la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Tor Vergata, vivono circa 600 persone, con una quarantina di minorenni, assistiti da associazioni di volontariato. Per motivi di sicurezza chi si trova all'interno, soprattutto richiedenti asilo di origine eritrea ed etiope, ma anche di altre nazionalità (Sudan e Somalia per la maggior parte), non può lasciare l’edificio.
«Non si tratta di una blindatura, appena conclusi gli accertamenti, tutti potranno muoversi come sempre, a patto che, come tutti i cittadini, adottino le precauzioni generali», viene spiegato. Lo stesso assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha sottolineato come ci sia stato «un clima di collaborazione» con le persone che abitano in via Cavaglieri, nello stabile occupato ormai dal 2006 e compreso nella lista dei 90 immobili da sgomberare, anche se ormai da mesi - e ancor di più in questo momento di emergenza coronavirus - le operazioni sono bloccate.
«La Asl Roma - è stato poi aggiunto nel corso della giornata - ha eseguito un sopralluogo esplorativo all’interno della struttura riportando un giudizio accettabile, visto il contesto, e non ha rilevato persone con particolari problemi». All’esterno del complesso è stata installata una tenda per il pre-triage come avviene fuori dagli ospedali e dai luoghi sensibili, mentre il Comune si è impegnato a rimuovere i rifiuti nell’area interna e anche all’esterno del palazzo. Agli ospiti, assistiti sempre dalle associazioni, sono stati portati pasti e mascherine di protezione. E per il momento dalla Prefettura non sono state previste iniziative analoghe per altri edifici occupati nella Capitale e in provincia. Ma la situazione è in divenire, e da Palazzo Valentini attendono giorno per giorno le indicazioni delle autorità sanitarie per prendere nuovi provvedimenti. Solo nella Capitale sono oltre 8mila le persone che vivono negli edifici occupati: è in corso ormai da settimane un monitoraggio di tutti gli immobili per capire se ci siano criticità di qualche genere legate all’epidemia.
Seicento persone
Installata una tenda per il pre-triage. L’assessore D’Amato: «C’è collaborazione»