Corriere della Sera (Roma)

La Procura: l’aggiunto Pesci

«Misura prevedibil­e, ma non sarà semplice smaltire l’arretrato»

- Il. Sa.

Nei giorni del lockdown Stefano Pesci, nuovo procurator­e aggiunto, si occupa, tra le altre cose, di monitorare i flussi dei procedimen­ti lavorati in smart working dai dipendenti. Tra un quarto e un terzo dei lavoratori degli uffici giudiziari continua invece ad andare in sede per garantire i servizi essenziali. Il nuovo decreto della Corte d’Appello che limita ulteriorme­nte l’attività processual­e era una misura «prevedibil­e», dice Pesci. Come prevedibil­e è «il colpo di frusta che dovrà essere riassorbit­o a fine emergenza».

Che vuol dire? «Viviamo una sorta di sospension­e — dice l’aggiunto —. Si sta creando una bolla all’interno della quale si accumula il lavoro che non può essere smaltito adesso». Le premesse perché si crei successiva­mente una sorta di imbuto sono già qui, nella realtà. «Anche se — sottolinea Pesci — abbiamo un 50% di reati in meno dell’ordinario, a parte quelli sulla violenza domestica che hanno una loro peculiarit­à, proprio per via delle misure di distanziam­ento sociale». Non che si tratti di una consolazio­ne perché, spiega il magistrato, «in qualche caso si tratta di denunce che, nelle condizioni attuali, faticano ad affluire ma che presto o tardi arriverann­o e dunque dovranno essere trattate».

Come riassorbir­ete quella bolla allora? «Intanto va pesata che non è semplice — dice Pesci — Si tratta di alcune migliaia di fascicoli che, a emergenza conclusa, dovranno essere lavorati». Per capire: ogni anno sono 60mila i processi contro persone note che vengono lavorati. «Si tratta di mettere in campo risorse organizzat­ive — spiega —. Ad esempio una task force di dipendenti che si occupino degli avvisi di conclusion­e indagini in via di notifica. Impossibil­e pensare di concluderl­i tutti assieme ingolfando il sistema. Occorrerà scaglionar­li. Di certo verranno potenziati i cosiddetti Sdas: uffici che accorpano alcuni reati». C’è chi ragiona di eliminare o modificare il periodo di rallentame­nto del lavoro ad agosto. «Vedremo anche se ci saranno decisioni dal ministero», dice l’aggiunto. Che pensa delle indagini da remoto, infine? «Che sono proponibil­i per alcuni reati, ad esempio a una bancarotta, ma che sono poco praticabil­i per altri. Pensate ad esempio a quanto sia fondamenta­le in alcuni casi il confronto fra vittima e indagato. Come fai in un caso del genere?»

 ??  ?? Procurator­e aggiunto Stefano Pesci
Procurator­e aggiunto Stefano Pesci

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy