A Roma 31 casi, 52 nel Lazio Trend allo 0,7%
Trend allo 0,7%, 6 morti. Esami su 300mila operatori sanitari e forze dell’ordine
I contagi da Covid-19 sembrano aver «abbandonato» la tripla cifra ormai da più di due settimane nel Lazio. E i guariti superano ancora una volta i malati: ieri sono stati 66, che portano il numero di chi ha sconfitto il terribile virus a quota 2.209 nella nostra regione. Nelle ultime ventiquattrore i nuovi casi di positività sono stati 52 nel Lazio, dei quali 31 a Roma città. Partiranno intanto lunedì i 300 mila test sierologici su operatori sanitari e forze dell’ordine voluti dalla Regione per studiare l’andamento del contagio nel Lazio.
Il Lazio sembra fortunatamente aver abbandonato da oltre due settimane la tripla cifra nel resoconto quotidiano dei contagi da Covid-19. Con un trend che da giorni si mantiene sotto l’1%. I guariti superano ancora una volta i nuovi malati: ieri sono stati 66, che portano il numero complessivo di chi ha sconfitto questa temibile malattia a 2.209.
I positivi
Sono 52 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati ieri nella regione. «Tredici sono però recuperi di notifiche ha precisato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato -. Il trend è allo 0,7%». La maggior parte, 31, sono relativi a pazienti romani, mentre altri 20 sono quelli conteggiati alla provincia della Capitale. Per il secondo giorno consecutivo il solo altro caso si conta a Latina, mentre Rieti, Frosinone e Viterbo vantano quota zero. Il totale ora ammonta a 7.086 contagiati. Un nuovo ricovero nel Covid center di Palidoro del Bambino Gesù: le condizioni di tutti i piccoli pazienti sono stabili.
I decessi
Altri sei i pazienti che sono morti per aver contratto il coronavirus. Che fanno salire il totale a 549 vittime. I decessi notificati ieri sono tutti concentrati nell’hinterland romano: tre sono avvenuti nella Asl Rm 5 (tutti uomini di 66, 74 e 55 anni e tutti con patologie pregresse) e altri tre nella Rm 6 (due donne di 71 e 82 anni, un uomo di 72, anche loro già affetti da gravi malattie).
Test sierologici
Partiranno lunedì i 300 mila test sierologici su operatori sanitari e forze dell’ordine per consentire al Lazio di creare la più grande banca dati a livello nazionale e uno studio epidemiologico che spieghi come il virus si è mosso nella nostra regione.
Uscar
Se i dati della curva epidemica continueranno a essere sotto controllo, l’attività delle Unità di continuità assistenziale (Uscar) - incentrata in questa fase soprattutto sulle case di riposo per anziani e sulla rimodulazione della rete Covid - entro fine mese potrebbe essere ridotta alle sole strutture dedicate al coronavirus. Gli altri ospedali saranno dunque destinati a tornare alle loro attività normali (come già accaduto per il padiglione Marchiafava del San Camillo). Sarà però potenziato il servizio regionale malattie infettive «perché – ha spiegato l’assessore D’Amato – in questa fase sarà essenziale la tempestività dell’intervento».
Il bilancio Il totale dei morti è 549, ma i guariti ieri hanno di nuovo superato i nuovi malati: 66. Da inizio pandemia in 2.209 hanno sconfitto il Covid-19