Assalto ai parchi, pochi a bere in strada
Il primo venerdì sera del dopo lockdown. Comportamenti a due volti. Preoccupano gli assembramenti sulle ciclabili Gruppi di runner nelle ville, tanti i ragazzi senza mascherine. Più quiete le zone tradizionali della movida
L’avvio del primo weekend, dopo l’allentamento della quarantena, fa registrare tanta gente in giro, qualche birra in strada e molti, troppi, ancora senza mascherina. Le zone classiche della movida sono sottotono, da Trastevere a San Lorenzo fino a Campo de’ Fiori. Il Pigneto invece si è già animato con i primi aperitivi avvistati fuori dai locali dell’isola pedonale. Intanto continuano ad essere gettonatissimi i parchi con i romani a passeggio e runner in grande quantità. Mentre, però, a Villa Pamphilj si nota più rispetto delle distanze e un numero maggiore di mascherine, a Villa Ada si fanno prove tecniche di assembramento. A destare preoccupazione anche il viavai di persone sulle ciclabili. Ma più che ribellione alle regole sembra mancanza di buon senso. Si può sempre recuperare.
Birre, spritz e poche mascherine. La movida cerca di oscurare il ricordo del lockdown già dal primo fine settimana. Non è facile: Trastevere e San Lorenzo sottotono, come Campo de’ Fiori. Il Pigneto invece si è già animato: primi aperitivi in comitiva fuori dai locali nell’isola pedonale. Una boccata d’ossigeno per tutti, comunque, anche per chi affolla i parchi pubblici. Con prospettive differenti: a Villa Pamphilj rispetto delle distanze e qualche mascherina in più, a Villa Ada runner che si allenano nei vialoni sfiorando famigliole e anziani che passeggiano. In questo caso rare protezioni sul volto nonostante un po’ di colpi di tosse. Scene analoghe sui lungotevere.
Già da ieri - con il bus Atac 708 «evacuato» dai vigili urbani all’Eur perché troppo affollato dopo la chiamata dell’autista - sono però scattati i controlli, in atto da lunedì anche con auto civetta della municipale. Oggi in campo i poliziotti in mountain bike, che affiancheranno i reparti a cavallo della Questura e dei carabinieri: movida e aree verdi, ma anche spostamenti fuori Roma e spiagge presidiate, visto che sono vietate. Qualche multa già fatta, ma per il momento c’è attesa su come la situazione evolverà, anche se nella maggior parte dei casi i romani in giro rispettano le disposizioni di sicurezza.
Giovani e giovanissimi un po’ meno: assembramenti ancora a Villa Lazzaroni e a Villa
Fiorelli. Ragazzotti in mezzo alla ciclabile a Monte Mario. Ma più che ribellione alle regole, sembra mancanza di buon senso. Alla pineta di Ostia segnalati giovani addirittura in quad, assembramento con fuga dei partecipanti al Gianicolense. Sulla scalinata di piazza Trilussa intervento di una pattuglia per allontanare coppiette sedute a meno di un metro l’una dall’altra. A Ponte Sisto prima uscita fra due amiche dopo il lockdown. Sorrisi e bevuta: «Dopo due mesi in tuta, non vedevamo l’ora di vestirci per uscire. Non facciamo niente di male, altro che Milano. Quelle immagini dei Navigli sono vergognose», dicono. A Campo de’ Fiori battibecco baristaresidente davanti all’unico bar aperto e rendez vous a distanza ravvicinata fra quattro amiche francesi sotto la statua di Giordano Bruno. Mettono subito le mani avanti: «Siamo coinquiline, non c’è pericolo». Più in là festa di compleanno per un 45enne, con bambini che si rincorrono. Tutti gli invitati sono in piedi, a distanza,
con le mascherine. Unico affollamento a piazza della Malva, ma più per l’area ristretta che di proposito. Al Pigneto, come detto, la movida è più avanti: gazebo fuori dai locali, anche qui birre e spritz. «Ma non dite che siamo come Milano - avverte una ragazza -. Per due mesi l’isola pedonale è stata vuota. Solo da due giorni la gente è tornata. Inizialmente, non sapendo cosa si poteva fare, non c’era nessuno. Da mercoledì invece c’è parecchia gente in giro, ma cerchiamo di mantenere le distanze», assicura, mentre una coppia di 60enni ammette: «I ragazzi sono sconsiderati, anche qualche adulto non indossa la mascherina». I vigili urbani passano e controllano qualche locale. «Ci danno istruzioni su cosa fare», spiega Valerio Mezzo, uno dei proprietari di «Mezzo», in via del Pigneto. A San Lorenzo invece sembra che il lockdown non sia ancora finito. Chiusi il bar dei Brutti in via dei Volsci, Luppolo 23 in via dei Marrucini e Celestino in via degli Ausoni. Deserta piazza dell’Immacolata. «Gli studenti fuorisede sono andati via con le prime chiusure», spiega Enrico di Casal Bruciato, rider di Justeat alla ricerca di una casa nel rione. Andrà meglio sabato prossimo. Si spera. (Hanno collaborato Erica Dellapasqua, Claudio Rinaldi, Diana Romersi)