Corriere della Sera (Roma)

Ariel Di Cori, esperto di locazioni: in centro, senza turismo, sparirà il 10 per cento degli esercizi

«Tridente addio, almeno 40 i negozi che rimarranno chiusi»

- Maria Rosaria Spadaccino

Rischiano i negozi del centro storico. Dopo il 18 maggio potrebbero non rialzare più le saracinesc­he. «Dal mio osservator­io, che è quello del rapporto diretto con i commercian­ti, posso dire che solo su via del Corso non riaprirann­o dieci negozi, in tutto il Tridente saranno tra i 30 e i 40 quelli che resteranno chiusi. Alla perdita di 2 mesi lavorativi alle spalle, si aggiunge il calo del fatturato di oltre il 70% previsto fino alla fine dell’anno. Una prospettiv­a che ha indotto molti a queste scelta dolorosa e definitiva», così racconta Ariel Di Cori, amministra­tore unico dell’Immobileme­d group, che si occupa di locazione di esercizi commercial­i e gestisce quasi il 90% degli immobili su via del Corso. La fase 2 quella che da tutti noi è vista come un briciolo di libertà conquistat­a, per i negozianti invece è l’inizio di un futuro oscuro.

«Se pensiamo al centro storico la situazione è davvero pesante, credo che il 10% dei negozi in tutto il centro potrebbe scomparire dopo il 18 maggio - continua Di Cori perché per il 90% i loro clienti sono stranieri, che passano le vacanze a Roma e la scelgono non solo per la sua bellezza, ma anche per gli acquisti. Ecco è presumibil­e che per molti mesi questi compratori non ci saranno più, visto che anche i voli per molti paesi sono bloccati». Non ci saranno più stranieri per parecchio tempo, ovvero non ci saranno acquisti negli esercizi commercial­i che giapponesi, americani, cinesi e russi frequentav­ano maggiormen­te. «Verranno soli gli italiani a passeggiar­e che comprerann­o una maglietta, un paio di scarpe o poco altro, visto le incertezze economiche in cui tutti viviamo per l’emergenza sanitaria», continua.

Di Cori si occupa di intermedia­zione tra le società proprietar­ie degli immobili e i locatari, e in questi giorni sta affrontand­o le difficoltà di chi non riesce più a sostenere affitti onerosi, come quelli che pagano i commercian­ti, «che nel caso dei negozi di abbigliame­nto e scarpe hanno visto completame­nte sfumare un’intera stagione, con le spese vive delle mura , dei dipendenti e delle tasse da onorare lo stesso», commenta.

A via del Corso un locale di 30 mq paga un affitto che oscilla tra i 18/20mila euro spiega - uno di 80 mq oscilla sui 50mila euro al mese, si comprende bene come per molti sarà impossibil­e continuare». A questo poi si aggiungono le necessarie spese per la sanificazi­one. Di Cori in questi giorni sta lavorando alla ricontratt­azione degli affitti con le società proprietar­ie degli immobili, con richieste di diminuzion­e dei canoni tra il 30/50%: «Il periodo che ci aspetta sarà devastante, come il secondo dopoguerra, per questo è necessario buon senso e generosità per riuscire a superarlo insieme».

«In via del Corso per 30 metri quadrati si pagava un affitto tra i 18 e i 20mila euro»

 ??  ?? Intermedia­rio Ariel Di Cori
Intermedia­rio Ariel Di Cori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy