Basket in crisi, Toti molla la Virtus
Annuncio a sorpresa del patron. Nessuno all’orizzonte, ora il club rischia di sparire
Claudio Toti dopo vent’anni ha deciso di lasciare la Virtus Roma basket. L’azionista di maggioranza con un annuncio clamoroso e inaspettato ieri pomeriggio ha spiazzato tutto il mondo capitolino della pallacanestro: «È stata una decisione molto sofferta - ha spiegato - ma non me la sentivo più di andare avanti, non era più possibile. Ora la mia priorità va alle aziende di famiglia ma spero che qualche nuovo imprenditore si faccia avanti per rilanciare il club».
I danni collaterali del coronavirus si abbattono sullo sport e tra le vittime della pandemia da ieri si dovrà calcolare anche la Virtus Roma. Dopo 20 anni di gioie e dolori Claudio Toti ha annunciato di farsi da parte, non sarà più l’azionista di maggioranza e proprietario della squadra che ha traghettato Roma al vertice della pallacanestro italiana, una decisione sofferta e realista presa in un momento in cui le priorità per l’ingegnere del basket Capitale sembrano diventate altre.
L’annuncio è arrivato in un comunicato ufficiale scritto con il cuore e dominato dall’amarezza: «È una decisione importante e sofferta - scrive Claudio Toti - ma non me la sento più di andare avanti. In questa difficile scelta ovviamente ha inciso in maniera determinante l’emergenza legata al covid-19, che mi obbliga a dedicare le mie energie e le mie risorse nelle aziende di famiglia, piuttosto che nello sport. Ho naturalmente anche informato le istituzioni cittadine, regionali e sportive della mia decisione».
Non più di una settimana fa il figlio Alessandro, che ne aveva rilevato il testimone alla presidenza nella nuova avventura in serie A1, si era sbilanciato parlando di difficoltà affrontabili, di un budget che poteva sfiorare i 4 milioni di euro e della conferma di qualche giocatore della stagione rimasta appesa nel nulla. Ottimismo cancellato dalla presa di coscienza della famiglia e dalla situazione economica sull’orlo del collasso.
Dall’entusiasmo che si diffuse quando nel 2001 la Lamaro costruzioni rilevò il pacchetto azionario di Corbelli, alle finali scudetto con il PalaEur stracolmo di tifo, al ritorno in Eurolega, ai tanti campioni immensi arrivati per inseguire un sogno che non si realizza dall’epoca del BancoRoma, da Bodiroga a Parker, alle sfide al veleno con Siena, alla scommessa Carlton Myers, passando per un’autoretrocessione in A2 e una nuova promozione conquistata sul campo, fino a ieri e alla conclusione più amara.
Quando la speranza era tornata insieme con la passione dello zoccolo duro degli appassionati romani ecco il virus a scrivere la parola fine su un pezzo della storia sportiva cittadina. Per anni Claudio Toti ha cercato forze nuove e capitali freschi che lo affiancassero in uno sforzo che stagione dopo stagione è diventato sempre più pesante, senza mai ricevere risposte concrete. Anche se ancora non se la sente di sentir pronunciare la parola fine per la sua creatura: «Metto a disposizione il pacchetto azionario della squadra - sottolinea in un ultimo accorato appello - a chiunque voglia investire nel mondo del basket, coltivando i valori dello sport. Auspico che la Pallacanestro Virtus Roma possa trovare un nuovo imprenditore disposto a rilanciare la società che è fatta di uomini e donne alle quali va il mio più sincero ringraziamento per la professionalità e la dedizione che hanno mostrato in questi anni».
«Per loro sono profondamente dispiaciuto - continua Toti - Ringrazio tutti gli atleti, con cui ho condiviso in questi anni sogni, vittorie e imparato dalle sconfitte; ringrazio gli sponsor e soprattutto i tifosi, che hanno sempre sostenuto i colori della Virtus. Io mi fermo qui, ma mi auguro che la Virtus possa continuare per raggiungere importanti risultati sportivi e per regalare ancora gioie ed emozioni».
❞ Decisione sofferta ma non me la sento di proseguire. L’emergenza mi spinge ad occuparmi delle aziende di famiglia
❞ Il pacchetto azionario è a disposizione, spero davvero che un nuovo imprenditore sia disposto a investire e a rilanciare la Virtus