Otto romani su dieci vogliono continuare a lavorare da casa propria
Segnaletica rinnovata e percorsi di accompagnamento dalle scale mobili ai negozi. Ovunque impronte di piedi disegnati a terra per indicare le distanze giuste a ciascun cliente. E mentre un altoparlante ricorda a tutti l’uso obbligatorio della mascherina, sulla soglia di ogni store, una colonnina con il gel invita a disinfettarsi le mani. Negli spazi comuni e nei corridoi, le panchine sono interdette da grandi cartelli come quelli di «vietato transito» per scoraggiare assembramenti e avvicinamenti impropri.
È una vera e propria ripartenza quella dei centri commerciali della capitale che ieri mattina hanno ripreso vita con le loro insegne colorate, le vetrine illuminate e un pubblico disciplinato. Ma l’atmosfera di grandi mall come Porta di Roma, dove alle dieci c’erano un centinaio di persone in coda per entrare, ricorda da vicino quella del giorno del loro esordio, quando questi giganti dello shopping furono inaugurati. La sensazione è quella di un’apertura «con lavori in corso» per poter adeguare, sanificare, modificare con flessibilità ogni dettaglio in nome della sicurezza.
Un work in progress insomma, che però consentirà al settore del commercio di affrontare, forse, la sfida più difficile.«Abbiamo avuto molti clienti, ma al massimo due alla volta - racconta Carlo, il commesso di un negozio di abbigliamento Uomo - . Noi eravamo in quattro a lavorare qui ma due colleghi sono in cassa integrazione».
All’outlet di Valmontone
Angelica, 15 anni, saltella soddisfatta con tre buste piene di magliette accanto alla mamma: «Le avevo promesso che appena riaprivano i negozi saremo corse qui e le avrei fatto un regalo, abbiamo persino saltato le lezioni online». Nei negozi di giocattoli i più piccoli, che portano la mascherina senza lamentarsi, fanno festa e scelgono delle macchinine. «Con l’iniziatia I love
shopping in sicurezza - spiega la direttrice Cristina Lo Vullo abbiamo donato un safe kit completo a tutti i negozi per dare fiducia e supporto ai nostri partner commerciali».
Anche a Castel Romano molte famiglie con bambini, flussi regolari e atmosfera rilassata. «Come prima giornata siamo soddisfatti — dichiara il centre manager Enrico Biancato — prevediamo un graduale aumento dei visitatori, soprattutto nel weekend. Ringrazio il mio staff, pronto ad accogliere tutti con il sorriso (dietro alla mascherina)».
Da Euroma 2, contapersone in entrata e semafori verde e rosso per contingentare gli ingressi ed evitare affollamenti in galleria.«La visita dev’essere vissuta con senso di responsabilità ma rappresentare anche un momento piacevole – spiega Davide Maria Zanchi, presidente del mall — e noi abbiamo messo in campo le misure di sicurezza per consentire al pubblico di fare acquisti con serenità».
Aperture Panchine interdette e gel per disinfettare (spesso) le mani