Corriere della Sera (Roma)

Otto romani su dieci vogliono continuare a lavorare da casa propria

- Di Maria Rosaria Spadaccino

Segnaletic­a rinnovata e percorsi di accompagna­mento dalle scale mobili ai negozi. Ovunque impronte di piedi disegnati a terra per indicare le distanze giuste a ciascun cliente. E mentre un altoparlan­te ricorda a tutti l’uso obbligator­io della mascherina, sulla soglia di ogni store, una colonnina con il gel invita a disinfetta­rsi le mani. Negli spazi comuni e nei corridoi, le panchine sono interdette da grandi cartelli come quelli di «vietato transito» per scoraggiar­e assembrame­nti e avviciname­nti impropri.

È una vera e propria ripartenza quella dei centri commercial­i della capitale che ieri mattina hanno ripreso vita con le loro insegne colorate, le vetrine illuminate e un pubblico disciplina­to. Ma l’atmosfera di grandi mall come Porta di Roma, dove alle dieci c’erano un centinaio di persone in coda per entrare, ricorda da vicino quella del giorno del loro esordio, quando questi giganti dello shopping furono inaugurati. La sensazione è quella di un’apertura «con lavori in corso» per poter adeguare, sanificare, modificare con flessibili­tà ogni dettaglio in nome della sicurezza.

Un work in progress insomma, che però consentirà al settore del commercio di affrontare, forse, la sfida più difficile.«Abbiamo avuto molti clienti, ma al massimo due alla volta - racconta Carlo, il commesso di un negozio di abbigliame­nto Uomo - . Noi eravamo in quattro a lavorare qui ma due colleghi sono in cassa integrazio­ne».

All’outlet di Valmontone

Angelica, 15 anni, saltella soddisfatt­a con tre buste piene di magliette accanto alla mamma: «Le avevo promesso che appena riaprivano i negozi saremo corse qui e le avrei fatto un regalo, abbiamo persino saltato le lezioni online». Nei negozi di giocattoli i più piccoli, che portano la mascherina senza lamentarsi, fanno festa e scelgono delle macchinine. «Con l’iniziatia I love

shopping in sicurezza - spiega la direttrice Cristina Lo Vullo abbiamo donato un safe kit completo a tutti i negozi per dare fiducia e supporto ai nostri partner commercial­i».

Anche a Castel Romano molte famiglie con bambini, flussi regolari e atmosfera rilassata. «Come prima giornata siamo soddisfatt­i — dichiara il centre manager Enrico Biancato — prevediamo un graduale aumento dei visitatori, soprattutt­o nel weekend. Ringrazio il mio staff, pronto ad accogliere tutti con il sorriso (dietro alla mascherina)».

Da Euroma 2, contaperso­ne in entrata e semafori verde e rosso per contingent­are gli ingressi ed evitare affollamen­ti in galleria.«La visita dev’essere vissuta con senso di responsabi­lità ma rappresent­are anche un momento piacevole – spiega Davide Maria Zanchi, presidente del mall — e noi abbiamo messo in campo le misure di sicurezza per consentire al pubblico di fare acquisti con serenità».

Aperture Panchine interdette e gel per disinfetta­re (spesso) le mani

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