Commercianti uniti: «Sì a saldi e promozioni»
Cna, Confcommercio e Confesercenti d’accordo con la Regione
«L’avevamo chiesto noi stessi. Siamo molto soddisfatti». Si plaude all’annuncio dato al Corriere della Sera dal vice presidente della Regione, Daniele Leodori, di «saldi liberi» fino alla fine dell’emergenza Covid. «Siamo assolutamente d’accordo - spiega Giovanna Marchese Bellaroto, la presidente della Cna Commercio - anche perché noi con senso di responsabilità abbiamo chiuso le nostre attività quando ci è stato imposto, e adesso con senso di responsabilità e speranza riapriamo le aziende coscienti che nulla sarà come prima: tutto ciò a cui eravamo abituati dovrà essere ricordato come un tempo giurassico. Ogni imprenditore ormai deve essere lasciato libero di monetizzare come ritiene più opportuno, sia attraverso campagne di vendita che di promozione tutte le giacenze di magazzino. Ben venga una libera autodeterminazione, nella speranza che l’emergenza possa durare il meno possibile». «È un provvedimento che abbiamo condiviso per questo momento drammatico - aggiunge il presidente della Confesercenti, Valter Giammaria -. Le aziende hanno saltato una stagione che è quella primaverile, i magazzini sono pieni di merci che bisogna smaltire. Quindi è ovvio che per incentivare la gente all’acquisto bisogna fare dei prezzi particolari. Ma non chiamiamoli “saldi” che devono essere di fine stagione: sono vendite promozionali che si legheranno ai saldi senza lo stacco di 40 giorni come prima era previsto. Adesso gli sconti sono liberi e si possono fare quando si vuole».
David Sermoneta, presidente della Confcommercio del centro storico e di Federmoda dice: «Questa liberalizzazione l’abbiamo proprio chiesta noi: adesso i negozi di abbigliamento potranno fare ai clienti lo sconto che ritengono opportuno. Abbiamo, infatti, necessità di liquidità per ripartire, perché dobbiamo pagare affitti e personale, e saldare le merci che abbiamo già acquistato».
E plaudono anche le presidenti del I Municipio, Sabrina Alfonsi, e del II, Francesca Del Bello. «Da settimane stiamo lavorando per cercar di trovare le possibili azioni per favorire la ripresa del commercio in città - spiega Alfonsi - . Per questo, dopo la delibera presentata dal Pd la settimana scorsa in Consiglio comunale, appoggio con forza l’idea di Daniele Leodori, di permettere vendite libere. Non dimentichiamoci che la chiusura ha coinciso con temperature ben lontane da quelle alte di questi giorni». «Dare respiro ad una categoria così fortemente colpita dalle disastrose conseguenze del lockdown - aggiunge Del Bello - contribuirà ad evitare il fallimento di tante aziende ed il licenziamento di migliaia di lavoratori».