Corriere della Sera (Roma)

Renato Zero: «Forza, la vita è un mozzico»

Il cantautore è stato tra i primi clienti dello storico parrucchie­re dei vip, Roberto D’Antonio, che lo ha accolto nel salone in via dei Prefetti. Nella lista delle prenotazio­ni decine di volti noti

- Manuela Pelati

«Facciamo un brindisi?» Alle quattro del pomeriggio è stato Renato Zero ieri a dare uno sprint alla riapertura di Roberto D’Antonio, lo storico parrucchie­re dei vip in via dei Prefetti, a due passi da Montecitor­io. «A tutto lo staff — ha urlato il cantautore che durante il lockdown ha contributo con un video a diffondere la cultura italiana nel mondo con artisti come Andrea Bocelli, Paolo Conte e Uto Ughi. — Datevi da fare, ragazzi: la vita è un mozzico, la morte è un pizzico, giocamo a ruzzico», ha commentato il cantante tra le risate dei colleghi di Roberto.

La prima a entrare nel salone ieri mattina è stata Silvana Previti, ma nella lista ci sono decine di attori e politici, imprendito­ri e artisti. «Le prenotazio­ni sono esaurite fino a metà giugno — dice Roberto con mascherina e visiera sugli occhi. Davanti al salone ha diviso l’entrata con l’uscita e messo il gel, mentre all’ingresso ci sono i camici e i copriscarp­e. Dentro, dove tutti i lavoratori tengono le distanze, ci sono i nuovi divisori in plexiglas .

La mascherina obbligator­ia è tirata giù solo pochi istanti per fare il brindisi con il cantante, attore e showman amato da tante generazion­i di romani. «È l’unico cliente che ha sempre deciso il taglio dei capelli, li ha avuti lunghi e stirati, corti, a caschetto. La scelta creativa è stata sempre la sua». Cliente da più di 30 anni, Renato Zero rientra tra gli amici più veri: «Ci vediamo a cena una di queste sere?», chiede dopo il brindisi e poi con allegria riprende una vecchia barzellett­a. «Sapete il colmo per un parrucchie­re? Prendere una brutta piega!».

Roberto uscendo dal negozio confida: «Non tutti sono così tranquilli, alcuni hanno paura a riprendere le vecchie abitudini, Mara Venier stamattina ha detto scusami Robe’, ma io non esco».

Tra i clienti del parrucchie­re, che per 40 anni è stato in piazza di Pietra e da tre è in via dei Prefetti, ci sono Laura Morante, Valeria Golino, Maria Elena Boschi, Daniela Santanchè e Lucia Bergonzoni. «Fiorello in questi mesi si è tagliato i capelli da solo, ma nei prossimi giorni mi ha detto che verrà», aggiunge. Anche il premier Giuseppe Conte aveva dichiarato nei giorni scorsi di aver tagliato i capelli da solo. «Non ho mai avuto l’onore di averlo come cliente, ma devo ammettere che se li ha tinti, sono fatti molto bene, sembrano naturali».

Intanto Roberto deve fare i conti con il lavoro dimezzato. «I turni sono due e lavoriamo anche il lunedì: ci sono 19 dipendenti e cominciano alle 11 di mattina, ma io sono qua dalle 8,30 e rimango fino alle 21,30 di sera. Perché si è deciso questo orario?». Faticosa e dispendios­a anche la sanificazi­one. «I dispositiv­i di protezione, guanti, mascherine, visiere e barriere sono a carico mio a fronte della diminuzion­e del lavoro. Inoltre ci sono le pulizie e i disinfetta­nti, oltre alla pulizia periodica dei filtri dell’aria condiziona­ta».

L’ansia «Non tutti sono sereni, Mara Venier mi ha detto: scusami Robè, ma io non esco»

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(foto Guaitoli) Brindisi Renato Zero è arrivato nel salone con una bottiglia di spumante

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