Corriere della Sera (Roma)

Bar e ristoranti, tavoli in strada C’è la delibera

Il Comune: aumenta lo spazio a disposizio­ne di bar e ristoranti

- di A. Arzilli e M.E. Fiaschetti

Ancora una giornata caotica, superato il nodo del catalogo dell’arredo urbano

La sindaca, che ieri in tv è tornata ad annunciare misure a sostegno di bar e ristoranti, avrebbe chiesto agli uffici, secondo indiscrezi­oni filtrate da Palazzo Senatorio, di eliminare l’obbligo di adeguarsi al catalogo dell’arredo urbano nel presentare le domande di ampliament­o dell’occupazion­e di suolo pubblico: un ulteriore strumento per velocizzar­e la trafila, a una settimana dalla riapertura. Dopo settimane di lavoro, a meno di clamorosi e inaspettat­i colpi di scena, dovrebbe essere stata approvata nella notte la delibera di giunta dagli effetti immediati, per consentire alle attività di somministr­azione di aumentare il numero dei tavolini all’aperto fino a un massimo del 35 per cento nella città storica con una procedura d’urgenza. All’approvazio­ne si è arrivati dopo un iter tortuoso, tra ostacoli normativi e frizioni interne alla maggioranz­a. Clima che ha accompagna­to anche la giornata di ieri, all’insegna del caos.

A dare la misura di quanto il tema sia controvers­o e divisivo è stata l’ennesima giunta straordina­ria convocata in mattinata e rinviata alle 19.30 (stesso copione di mercoledì). A far slittare il confronto le perplessit­à sollevate dal Segretaria­to generale sullo strumento normativo individuat­o, una delibera d’urgenza, che dovrebbe anticipare gli effetti di un atto successivo da portare in Consiglio. La discussion­e a posteriori, però, potrebbe riaprire i giochi e prestare il fianco al fronte interno alla maggioranz­a in disaccordo con l’impianto tracciato dall’esecutivo M5S, in particolar­e dall’assessore allo Sviluppo economico, Carlo Cafarotti, di sponda con il Pd. In Aula potrebbero essere gli stessi grillini, in particolar­e il presidente della commission­e Commercio Andrea Coia, che spinge per un orizzonte temporale più ampio (una deroga per l’ampliament­o di 1218 mesi) a presentare una serie di emendament­i e ad aggregare consensi nella compagine pentastell­ata. Se così fosse il provvedime­nto iniziale potrebbe cambiare e i commercian­ti, che nel frattempo aumentato i coperti all’aperto presentand­o una semplice autocertif­icazione, potrebbero ritrovarsi in una situazione di difformità o, nella peggiore delle ipotesi, ad aver sostenuto investimen­ti, salvo poi dover fare i conti con nuovi criteri e prescrizio­ni.

Le riflession­i sono emerse nella capigruppo informale che si è riunita ieri, nella quale Andrea De Priamo, ha fatto capire di essere pronto a dare battaglia: il capogruppo di FdI potrebbe convergere sulla linea Coia, offrendogl­i una stampella esterna alla maggioranz­a. Il confronto è stato rinviato a lunedì, mentre oggi si prospetta un’altra giornata di dibattito serrato in commission­e Commercio: dopo due mesi di riunioni in streaming, allargate alla associazio­ni di categoria che hanno più volte lanciato l’allarme chiedendo all’amministra­zione di fare presto, il presidente Coia avrà modo di rilanciare la sua delibera, dalle maglie più larghe rispetto alla variante penta-dem, che è intenziona­to a portare avanti a dispetto della proliferaz­ione di iniziative analoghe (senza contare le proposte di FdI e del Pd).

Tensioni

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(foto Fabiano/LaPresse) Trastevere I clienti del bar in piazza San Callisto festeggian­o la fine del lockdown

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