«Alcol da asporto, stop alle ore 19»
Movida, proposta di Confcommercio al Comune. L’amministrazione: week end decisivo, altri eccessi e si cambia
Il commissario della Federazione dei pubblici esercizi (Fipe) della Confcommercio, Giancarlo Deidda, ha chiesto alla sindaca, Virginia Raggi, di anticipare il divieto di vendita di alcolici da asporto alle 19 (ora l’ordinanza prevede lo stop alle 22 fino al 30 settembre) sulla falsariga di alcuni Comuni del Nord, come Milano. «La voglia di socialità dopo due mesi di lockdown sta mettendo a dura prova la capacità delle attività di mantenere il rispetto del divieto di assembramenti - osserva Deidda -. In questo periodo serve senso di responsabilità». La Fipe è molto preoccupata per eventuali provvedimenti di chiusura delle attività per il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Intanto polemiche tra il Pd e il M5S sulle nuove regole per l’occupazione di suolo pubblico.
È una ripartenza con molte incognite quella che si delinea a quasi dieci giorni dall’inizio della fase due: i 33 criteri che accompagnano la delibera di giunta per semplificare le procedure di ampliamento delle occupazioni di suolo pubblico frenano l’entusiasmo degli esercenti, restii ad affrontare nuovi investimenti a fronte dei numerosi paletti. Nel frattempo, si apre un fronte interno che vede riproporsi la contrapposizione tra le attività di somministrazione in sede fissa (con i clienti serviti al tavolo) e il consumo take away in strade e piazze. Ieri il commissario di Fipe Confcommercio, Giancarlo Deidda, ha chiesto alla sindaca, Virginia Raggi, di anticipare il divieto di vendita di alcolici alle 19 (l’ordinanza in vigore fino al 30 settembre prevede lo stop per l'asporto alle 22) sulla faltenere sariga di alcuni Comuni del Nord. «La voglia di socialità dopo due mesi di lockdown sta mettendo a dura prova la capacità delle attività di manil rispetto del divieto di assembramenti, complice anche l’avvio della bella stagione - sottolinea Deidda -. La necessità di evitare qualsiasi provvedimento di chiusura, che in questo momento sarebbe devastante, impone a tutti scelte consapevoli e responsabili». Dopo la folla dello scorso weekend nei rioni tradizionalmente più interessati dal fenomeno della movida, Virginia Raggi ha chiesto ai vigili di rafforzare i controlli e ai presidenti dei Municipi di aggiornarla sulla situazione nei territori. Dopo il picco iniziale, i dati però sarebbero rientrati e la curva sarebbe in discesa. Il Campidoglio, tuttavia, raccoglie l’appello: «Dato che finora la maggior parte dei romani si è comporta in modo esemplare, la sindaca vuole mantenere il patto di fiducia con i cittadini. Vedremo come andrà questo fine setti
Giancarlo Deidda «La voglia di socialità sta mettendo a dura prova il divieto di assembramenti»
mana: se dovessero registrarsi nuovi assembramenti, allora non si escludono misure più restrittive».
In mattinata il flash mob del Pd romano sotto al Marc’Aurelio ha riacceso il dibattito sulla delibera emanata dall’esecutivo M5S che, nonostante l’intenzione di snellire l’iter per le occupazioni di suolo pubblico (Osp), ripropone una serie di regole stringenti. La forza di opposizione è scesa in piazza anche per rilanciare la propria proposta e chiederne la discussione in aula il prima possibile. Il grillino Andrea Coia, presidente della commissione Commercio, replica piccato: «Pd per tutti i gusti. Oggi (ieri, ndr) protesta a sostegno di quegli esercenti che sembra avere dimenticato o ignorato per almeno dieci anni di guida del Municipio I. Come lo volete? Intransigente e amico dei residenti o in una nuova veste a sostegno delle attività produttive? Potete scegliere, il Pd ha sempre un poliziotto buono e uno cattivo per ciascuna delle categorie». Ma ecco spuntare una voce fuori dal coro tra i dem, quella di Orlando Corsetti, pronto a presentare una sua delibera (sarebbe la quarta con quelle di 5S, Pd, FdI): «Come è possibile che gli uffici capitolini abbiano riproposto 33 criteri prescrittivi, mentre si sostiene che il ministro Franceschini abbia chiesto di derogare per sei mesi?». La sua risposta è la seguente: «Non credo che Franceschini abbia chiesto di sospendere il rispetto delle regole, obbligatorie, ma l’espressione dei pareri». Corsetti pone anche un’altra questione: «Il distanziamento sociale non può valere soltanto per i dehors, va garantito su tutto il suolo pubblico». Tradotto: l’aumento di tavolini potrebbe sottrarre spazio a chi transita o sosta in spazi all’aperto favorendo gli assembramenti. La sua proposta somiglia molto a quella adottata da Milano, che subordina l’autorizzazione alla disamina caso per caso.
Da ieri intanto sono scattate nuove regole al Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino, l’unico operativo: termo scanner all’ingresso, non più ai gate d’imbarco. Possono entrare solo i passeggeri con biglietto, gli accompagnatori restano fuori tranne chi accompagna viaggiatori minorenni e bisognosi di assistenza.