Ponte Milvio, la pista «divorata» dalle erbacce
Erba alta e buche. BiciRoma: il Comune faccia manutenzione
Il post lockdown, nella Capitale, sembra «indirizzarsi» verso le due ruote ecologiche. Sportivi, avventori e, nel fine settimana, anche tante famiglie, complice il bel tempo, scelgono di spostarsi (e non solo per loisir) in bici in percentuale sicuramente superiore rispetto a qualche mese fa. Dalla frequentata ciclabile Nomentana, che da piazza Sempione «corre» fino a Porta Pia, all’altrettanto battuta ciclabile, che da Ponte Milvio conduce al cuore del quartiere Prati. Non tutto semplice. Considerando come punto di partenza lo sbocco di largo Diazi, i cicloamatori devono accontentarsi per tutto il tratto che costeggia il Tevere di una ciclabile a «corsia unica». Con l’inevitabile, e anche pericoloso, zigzag tra chi pedala nel senso di marcia opposto e i runner (presenti in abbondanza e che reclamano la loro corsia dedicata). Motivo? Erbacce e cespugli dal bordo degli argini del fiume sono talmente cresciuti che hanno occupato metà del percorso ciclabile. E finché non si risale verso viale Angelico la ciclabile resta a «mono-corsia». Particolare che non è passato inosservato: la pista collega infatti piazzale Maresciallo Giardino a piazza Cavour e passa, appunto, lungo viale Angelico fino ad Ottaviano (linea A), non mancano buche e avvallamenti (oltre a qualche automobilista o scooterista sparso che si ostina ad occupare alcuni nodi della ciclabile). Il percorso poi devia su viale delle Milizie e si arriva fino a piazza Cavour. E qui, chi immagina una inversione di rotta in fatto di trasporti, vede in questo percorso la realizzazione più immediata della fatidica intermodalità: bici-busmetro. Per questo le associazioni accolgono sì con favore i nuovi 150 percorsi ciclabili progettati dal Campidoglio, ma chiedono la manutenzione dei percorsi esistenti. Altra criticità viene segnalata da Fausto Bonafaccia, di BiciRoma, e riguarda la dorsale Tevere che da ponte Sublicio arriva al Gra: nel tratto sulla banchina del fiume il fango solidificato al passaggio delle bici si «tramuta in una nuvola tossica di polvere». Da lungotevere Pietra Papa al marciapiede di via della Magliana, dove scorre la ciclabile, è inoltre praticamente sparita la segnaletica orizzontale. Cespugli fitti invadono poi il tratto di lungotevere della Magliana. E, proseguendo in direzione Raccordo Anulare, la situazione non migliora. Spiega la sindaca Raggi, via Facebook, che sono «in via di ultimazione» gli interventi di manutenzione «sulla ciclabile che va da Castel Giubileo a Ponte Milvio, una delle più importanti. Si tratta di sfalci iniziati lunedì 18 maggio, lungo due lati del percorso ciclabile di 11,3 chilometri che inizia a ridosso del Gra e porta nel cuore di Roma. Lavori che continueranno la prossima settimana lungo la dorsale ciclabile sul Tevere», dice Raggi. Che comunica anche il completamento degli «sfalci lungo la pista ciclabile che collega via Gregorio XI a via di Val Cannuta». E conclude: «Le ditte esterne che collaborano alla manutenzione del verde sono rimaste ferme per due mesi per l’emergenza Covid-19». Infine, sempre BiciRoma, torna a chiedere che sia «transitabile con le bici il traforo di via Milano, ancora off limits».