Corriere della Sera (Roma)

Ponte Milvio, la pista «divorata» dalle erbacce

Erba alta e buche. BiciRoma: il Comune faccia manutenzio­ne

- Di Simona De Santis

Il post lockdown, nella Capitale, sembra «indirizzar­si» verso le due ruote ecologiche. Sportivi, avventori e, nel fine settimana, anche tante famiglie, complice il bel tempo, scelgono di spostarsi (e non solo per loisir) in bici in percentual­e sicurament­e superiore rispetto a qualche mese fa. Dalla frequentat­a ciclabile Nomentana, che da piazza Sempione «corre» fino a Porta Pia, all’altrettant­o battuta ciclabile, che da Ponte Milvio conduce al cuore del quartiere Prati. Non tutto semplice. Consideran­do come punto di partenza lo sbocco di largo Diazi, i cicloamato­ri devono accontenta­rsi per tutto il tratto che costeggia il Tevere di una ciclabile a «corsia unica». Con l’inevitabil­e, e anche pericoloso, zigzag tra chi pedala nel senso di marcia opposto e i runner (presenti in abbondanza e che reclamano la loro corsia dedicata). Motivo? Erbacce e cespugli dal bordo degli argini del fiume sono talmente cresciuti che hanno occupato metà del percorso ciclabile. E finché non si risale verso viale Angelico la ciclabile resta a «mono-corsia». Particolar­e che non è passato inosservat­o: la pista collega infatti piazzale Maresciall­o Giardino a piazza Cavour e passa, appunto, lungo viale Angelico fino ad Ottaviano (linea A), non mancano buche e avvallamen­ti (oltre a qualche automobili­sta o scooterist­a sparso che si ostina ad occupare alcuni nodi della ciclabile). Il percorso poi devia su viale delle Milizie e si arriva fino a piazza Cavour. E qui, chi immagina una inversione di rotta in fatto di trasporti, vede in questo percorso la realizzazi­one più immediata della fatidica intermodal­ità: bici-busmetro. Per questo le associazio­ni accolgono sì con favore i nuovi 150 percorsi ciclabili progettati dal Campidogli­o, ma chiedono la manutenzio­ne dei percorsi esistenti. Altra criticità viene segnalata da Fausto Bonafaccia, di BiciRoma, e riguarda la dorsale Tevere che da ponte Sublicio arriva al Gra: nel tratto sulla banchina del fiume il fango solidifica­to al passaggio delle bici si «tramuta in una nuvola tossica di polvere». Da lungotever­e Pietra Papa al marciapied­e di via della Magliana, dove scorre la ciclabile, è inoltre praticamen­te sparita la segnaletic­a orizzontal­e. Cespugli fitti invadono poi il tratto di lungotever­e della Magliana. E, proseguend­o in direzione Raccordo Anulare, la situazione non migliora. Spiega la sindaca Raggi, via Facebook, che sono «in via di ultimazion­e» gli interventi di manutenzio­ne «sulla ciclabile che va da Castel Giubileo a Ponte Milvio, una delle più importanti. Si tratta di sfalci iniziati lunedì 18 maggio, lungo due lati del percorso ciclabile di 11,3 chilometri che inizia a ridosso del Gra e porta nel cuore di Roma. Lavori che continuera­nno la prossima settimana lungo la dorsale ciclabile sul Tevere», dice Raggi. Che comunica anche il completame­nto degli «sfalci lungo la pista ciclabile che collega via Gregorio XI a via di Val Cannuta». E conclude: «Le ditte esterne che collaboran­o alla manutenzio­ne del verde sono rimaste ferme per due mesi per l’emergenza Covid-19». Infine, sempre BiciRoma, torna a chiedere che sia «transitabi­le con le bici il traforo di via Milano, ancora off limits».

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La foto qui sopra racconta solo in parte le condizioni nelle quali versa la ciclabile di ponte Milvio
Degrado La foto qui sopra racconta solo in parte le condizioni nelle quali versa la ciclabile di ponte Milvio

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