Villa Farnesina da oggi riaperta al pubblico
Da oggi di nuovo accessibile la sede dei Lincei
«Ecco — scriveva Stendhal nelle sue celebri Passeggiate Romane — l’elenco dei palazzi che bisogna vedere...». Dodici luoghi immancabili, per lo scrittore francese, e tra questi, al sesto posto, proprio quella Villa Farnesina — da lungo tempo proprietà e sede dell’Accademia dei Lincei — che oggi riapre le sue porte al pubblico dopo la parentesi Covid.
Gioiello dei Rinascimento, edificata ai primi del Cinquecento per volere del ricchissimo banchiere senese Agostino Chigi, la Farnesina, progettata da Baldassarre Peruzzi, conserva al suo interno, com’è noto, meravigliosi affreschi realizzati da maestri quali Sebastiano del Piombo, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, lo stesso Peruzzi e, soprattutto, Raffaello, la cui mano dipinse le Storie di Amore e Psiche nell’omonima, celeberrima Loggia.
Risparmiata dalle turbinose vicende e dai numerosi passaggi di proprietà, la Villa reca oggi il nome e la memoria dei Farnese, cui pervenne nel 1579 in violazione del vincolo ereditario posto dal suo committente, morto nel 1520. Le visite (durante le quali, in questi giorni, sarà magari possibile godere di quella «silenziosa contemplazione» che tanto piacque a Stendhal...) sono sottoposte a regole imposte dall’emergenza sanitaria ancora in corso.
I visitatori dovranno essere dotati di mascherina e rispettare il distanziamento di due metri. Per ogni sala sarà consentito l’ingresso a non più di cinque persone alla volta (una sola nella Galleria delle Grottesche, così come nella Saletta Pompeiana, due invece nel bookshop). Sono vietate le visite guidate singole e di gruppo, così come provocare assembramenti nel giardino e all’interno della Villa. La distribuzione delle audioguide è sospesa, ma si potrà scaricare gratuitamente un’app sul cellulare. Inoltre per la Loggia di Amore e Psiche è attivo il link http://vcg.isti.cnr.it/farnesina/loggia, con un sistema interattivo che permette di osservare a una distanza ravvicinata sia l’opera di Raffaello, Giulio Romano e Giovan Francesco Penni, sia il particolarissimo pergolato e le specie animali realizzati da Giovanni da Udine su disegno dell’Urbinate.
Accessibile sempre da oggi, oltre alla Villa, anche l’attigua Biblioteca dell’Accademia dei Lincei e Corsiniana, con mascherina e guanti obbligatori. Permesso l’ingresso a non più di otto lettori contemporaneamente. La Sala sarà dotata di pannelli di plexiglass. I volumi, una volta restituiti, saranno messi in quarantena.