Neofascisti e ultrà in piazza: 1.500 poliziotti oggi al Circo Massimo
E la Corte dei Conti apre un’inchiesta sull’occupazione di CasaPound a Ostia
Non una manifestazione di ultrà del calcio, ma insieme - i supporter di alcune tifoserie (specialmente quelle del Nord e Nord Est) e i movimenti di estrema destra - oggi pomeriggio alle 15 saranno al Circo Massimo per la protesta contro le politiche del governo al tempo del coronavirus e la crisi economica. Un raduno organizzato dal gruppo «Ragazzi d’Italia», nato su Facebook così come «Marcia su Roma», protagonista di due manifestazioni il 30 maggio e il 2 giugno nella Capitale. Nel primo caso con tensioni con la polizia a piazza Venezia per un corteo non autorizzato verso Montecitorio e una settantina di denunciati. Per oggi invece l’iniziativa è stata preavvisata e autorizzata: così Aventino e lungotevere blindati, con 1.500 uomini delle forze dell’ordine coordinati dal questore Carmine Esposito impegnati nelle varie manifestazioni della giornata e in campo fin dalla mattinata.
Alle 11 infatti a piazza Santi Apostoli le «Mascherine tricolori» di CasaPound si raduneranno davanti alla Prefettura, alle 15 i movimenti di estrema destra - fra le adesioni quelle di Forza Nuova e del Veneto Fronte Skinheads - provenienti da tutta Italia al Circo Massimo e alla stessa ora il Fronte della gioventù comunista e il Si Cobas nel contro-sit in a piazza San Silvestro. La Questura ha approntato un piano di sicurezza per evitare contatti fra i partecipanti a questi due eventi, ma anche per impedire cortei non previsti, specialmente verso le sedi istituzionali. Gli organizzatori della protesta al Circo Massimo - con gruppi provenienti in auto e pullmini soprattutto dal Nord - hanno annunciato cinquemila partecipanti al grido: «È giunta l’ora, non spegnete il nostro sogno di una vita migliore». A San Vitale in realtà ne attendono di meno. Alcune tifoserie, non di estrema destra, hanno chiarito anche con striscioni (Pordedone, Ancona e altre) che non parteciperanno alla protesta.
Non ci sarà neppure CasaPound, oggetto di una nuova indagine della procura regionale della Corte dei Conti sull’occupazione degli alloggi della Difesa a Ostia, le villette dell’ex Villaggio Azzurro. Un’iniziativa nata dai militanti di Area 121 e supportata da CasaPound che, durante il lockdown, è riuscita a entrare negli alloggi di via della Baleniera senza troppe difficoltà. I magistrati contabili vogliono accertare se vi sia o meno un danno per le casse pubbliche accertando, ad esempio, perché questi spazi non fossero sufficientemente presidiati e difesi in quanto bene dello Stato. Da una prima ricognizione in casa della Difesa le villette risulterebbero abbandonate a seguito di un contenzioso fra Regione e Comune che ne avrebbe pregiudicato l’abitabilità. Da quantificare l’eventuale danno per le casse pubbliche ma anche qui, come per l’edificio di via Napoleone III, potrebbero nascondersi delle negligenze da parte di funzionari pubblici. Il ragionamento è lo stesso seguito negli approfondimenti che hanno riguardato l’occupazione all’Esquilino e che ha portato a indagare otto funzionari demaniali e del ministero dell’Istruzione.
Centro blindato Alle 15 la protesta antigoverno di ultrà ed estrema destra. Contro sit-in di comunisti e Cobas a San Silvestro