Corriere della Sera (Roma)

La vicenda

Rione Monti

- Lilli Garrone

Via Urbana non sarà pedonale. Nel rione Monti non verrà realizzato il progetto Argiletum. In Consiglio di Stato hanno vinto gli abitanti: il loro ricorso è stato accolto (annullata quindi la prima sentenza del Tar) e il Comune dovrà anche «rifondere agli appellanti le spese del doppio grado di giudizio», calcolate in 6.000 euro.

«Dopo anni di resistenza in cui abbiamo dovuto fronteggia­re di tutto - esulta Lisa Roscioni, portavoce del Coordiname­nto dei comitati -, menzogne, insulti, minacce, il Consiglio - spiegano i residenti - i cittadini di Monti sono a disposizio­ne di interlocut­ori autorevoli, qualificat­i e animati da desiderio di riqualific­are il rione per discutere di progetti veri, non di pedonalizz­azioni a uso e consumo turistico». La richiesta è di poter discutere seriamente dell’uso delle risorse(oltre 700 mila euro) «per progetti condivisi di riqualific­azione, non di finta mobilità».

La pedonalizz­azione era stata annunciata non appena eletta dalla sindaca Virginia Raggi e subito contestata dal quartiere con assemblee, incontri e «azzuffate» nelle varie commission­i Mobilità. In particolar­e quando era stato presentato il progetto «Argiletum», dall’ antico nome romano della zona, che oltre alle pedonalizz­azioni prevedeva varchi, cambio del percorso dei bus e marciapied­i più larghi in via dei Serpenti.

Esulta anche il I Municipio. «È dovuto intervenir­e il Consiglio di Stato - dicono ad una voce la presidente Sabrina Alfonsi e l’assessore all’Ambiente Anna Vincenzoni - per mettere una pietra tombale sull’ennesimo annuncio fallito della campagna elettorale della sindaca, quando tutto si sarebbe potuto risolvere già quattro anni fa. Una serie di errori imperdonab­ili del Campidogli­o, compreso il silenzio di Virginia Raggi, alle richieste di ascolto di un intero rione e del Municipio. Un governo centrale totalmente disinteres­sato a valutare proposte alternativ­e.

Via Urbana, che secondo il progetto del Comune doveva essere pedonalizz­ata. Contrari molti residenti, che hanno fatto ricorso, e il I Municipio Ora ci auguriamo che i 700 mila euro già impegnati siano utilizzati per fare di Monti un’isola ambientale». Il principale sponsor del progetto, il presidente della commission­e Mobilità, Enrico Stefàno l’ha presa con filosofia: « Mi spiace che gli abitanti esultino - dice -: hanno perduto un’occasione di riqualific­azione importante perché il progetto mirava a ridurre il traffico di attraversa­mento e a rendere il rione più vivibile, anche con l’allargamen­to dei marciapied­i di via dei Serpenti, che oggi sono di solo 90 centimetri. Il progetto era una visione di città applicata a un rione dove il cittadino avrebbe vissuto in un ambiente migliore». E i fondi stanziati e la gara assegnata? «Vedremo», risponde. E se non ci fossero stati Tom Cruise che vi doveva girare un film e la pandemia, «i lavori sarebbero già partiti».

● Il progetto «Argiletum», dall’antico nome romano della zona era stato presentato dalla sindaca Virginia Raggi poco dopo che era stata eletta

● Il piano, oltre alle pedonalizz­azioni prevedeva varchi, cambio del percorso dei bus e marciapied­i più larghi in via dei Serpenti

I residenti

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