Il Tar dà ragione al club: la piscina della Garbatella torna biancoceleste
Solo qualche giorno fa il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli, si era detto pessimista sull’esito del ricorso al Tar per la gestione della piscina di viale Giustiniano Imperatore. Il tribunale ha invece dato ragione proprio allo storico club biancoceleste: «Siamo felici, anche in funzione della difesa dei nostri valori che rischiavano di essere cancellati», ha commentato Moroli. «Grande soddisfazione per la notizia che conferma l’impegno e le nostre ragioni giuridiche», ha aggiunto il legale della Lazio, nonché vice presidente, avvocato Daniele
Sterrantino. Le motivazioni della sentenza premiano una lotta che andava avanti da mesi. Saranno rese note successivamente ma, sul tema, si è espresso anche l’assessore allo Sport capitolino, Daniele Frongia: «Aver bandito un avviso pubblico per una concessione scaduta è e sarà sempre la modalità più giusta di agire. Procederemo sempre sulla strada della legalità e, nel caso la Lazio Nuoto si confermasse la vincitrice del bando, per l’Amministrazione non può che essere una vittoria: perché avremo un impianto con una concessione valida per diversi anni e non scaduta, perché avrà vinto la società più meritevole e perché quest’ultima verserà un canone adeguato ai costi correnti. Nel frattempo mi auguro che presto tutti gli abbonati possano tornare a nuotare nelle corsie della piscina della Garbatella che, purtroppo, mi risulta essere ancora chiusa».
L’assessore Frongia «L’avviso pubblico per una concessione scaduta è sempre la modalità più giusta»