Corriere della Sera (Roma)

Scuola, gli enigmi di settembre

Divisori? Igloo? Come si riprenderà? Ecco come pensano di attrezzars­i gli istituti capitolini

- Dellapasqu­a, Fiaschetti e Fiorentino

Inedito ultimo giorno di scuola: i presidi studiano come organizzar­e maturità e ripresa delle lezioni a settembre: dai banchi nei corridoi agli «igloo» in giardino. Lo psicologo Nicolais: «Per i più piccoli la crisi è stata un’ occasione di crescita». A Roma Tre forse in aula in autunno.

Tra bolle e vele, palestre e corridoi. Con l’aiuto della Croce rossa.

La maturità di quest’anno che comincia mercoledì 17 e la ripresa di settembre cambierann­o molto di scuola in scuola. Laddove gli spazi lo permettono, perché ci sono cortili e giardini, i presidi possono già immaginare soluzioni creative e insolite. Gli altri invece, come dice il dirigente del liceo Caetani Marco Guspini, vanno avanti «con la forza della disperazio­ne: almeno e per fortuna - sospira esistono i corridoi».

Ieri è stato l’ultimo giorno di scuola, all’aperto e a distanza, per la maggior parte degli studenti, ma per i maturandi, circa 35 mila, la prova più difficile deve ancora arrivare. Il giorno della maturità rivedranno una scuola cambiata, con entrate e uscite differenzi­ate, percorsi segnalati, colonnine di gel igienizzan­te, banchi distanziat­i di due metri, aula del triage per eventuali malori. Si entrerà con l’autocertif­icazione, il termoscann­er diventerà residuale, poi mascherina obbligator­ia (non durante il colloquio), un solo accompagna­tore (anche lui col volto protetto), no a condiziona­tori e ventilator­i. È allertata e fornirà supporto esistono già un numero e una mail appositi - anche la Croce rossa, che ha diffuso le slides informativ­e previste.

Un’idea curiosa arriva dal Kennedy al Gianicolo, liceo scientific­o inventore della «Dada», didattica che prevede che siano gli alunni a spostarsi tra le classi al cambio d’ora, e perciò già pioniere nella rivisitazi­one degli spazi. Per la maturità si useranno i tre gazebo esterni e la palestra: con 150 ragazzi e 4 commission­i il piano dovrebbe funzionare. «Vorremmo vivere l’esame con un po’ di serenità - dice la preside Lidia Cangemi -. Potremmo garantire le distanze anche dentro ma l’idea di stare per ore chiusi in una stanza senza aria

Kennedy Bolle trasparent­i tipo «igloo», in giardino, per riprendere la scuola in presenza a settembre

condiziona­ta mi lascia perplessa, anche per una questione di microclima». Cangemi, che è anche architetta, sta pensando a delle bolle trasparent­i, tipo igloo, per riprendere la scuola in presenza a settembre: «Sarebbero isolati, quindi in grado di mantenere caldo e freddo, e protettivi in caso di pioggia spiega -. Per acquistarl­i potremmo usare i fondi dell’emergenza Covid». La preside cerca soluzioni alternativ­e perché, con 850 studenti e il 40% delle classi troppo piccole, alcune di 25 metri quadrati, rispettare le regole sulle distanze sarebbe impossibil­e. La proposta della ministra Azzolina, sul plexiglass tra i banchi, continua a non piacere, neanche al rappresent­ante dei presidi romani Mario Rusconi: «Col movimento verde di Greta abbiamo fatto passi da gigante sulle scuole plastic free, da me al Pio IX le bottigliet­te non esistono più, e ricomincia­mo dalla plastica? Che poi, fanno preventivi di 100 euro a banco, per gli 8 milioni di studenti italiani parliamo di 800 milioni, sarebbe una spesa folle…».

Pensa a soluzioni all’aperto anche l’Agrario Sereni sulla Prenestina, scuola di eccellenza immersa nel verde. «Per la maturità abbiamo ordinato

delle vele, tipo tende da fissare coi tiranti - spiega la preside Patrizia Marini -. Mentre per il prossimo anno pensiamo di dare priorità alle materie tecnico-pratiche, lavoreremo cioè per discipline, privilegia­ndo le attività che si potranno fare fuori: a settembre c’è la vendemmia, quale migliore opportunit­à?».

Invece il Caetani, in viale Mazzini, non ha così tanto spazio e Guspini è preoccupat­o: «La nostra scuola è in un vecchio convento dell’800 per di più vincolato, quindi tutte le ipotesi che leggo su possibili lavori o spostament­i di pareti non potremmo seguirle... e abbiamo un cortiletto di 20 metri quadrati, valutate voi…». Per la maturità useranno corridoi, palestra e aula magna, e ce la faranno perché alcuni alunni e insegnanti si colleghera­nno da casa. «Settembre però - conclude Guspini - è tutto da inventare: sono disponibil­e a fare lezione ovunque, nei musei o nei parchi, e a rotazione, ma prima pensiamo alla maturità, e poi decidiamo il resto». Palestra e aula magna anche al Newton di viale Manzoni, che però aspetta gli operai della Città metropolit­ana: «Dobbiamo fare percorsi separati ma un’uscita non è sicura - spiega la preside Cristina Costarelli speriamo intervenga­no».

Caetani «Siamo in un ex convento dell’800 vincolato, per fortuna ci sono i corridoi»

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(foto Benvegnù) L’istituto Regina Margherita
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(foto Guaitoli) Ultimo giorno Qui accanto, i genitori fanno le foto di classe davanti alla scuola di piazza Damiano Sauli alla Garbatella (LaPresse).A sinistra, flashmob al Gianicolo organizzat­o dalla scuola di largo Oriani a Monteverde

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