Roma Tre, matricole in aula Sapienza tra gli atenei top
Scalate 24 posizioni in una classifica mondiale: è prima in Italia
Open day da casa e matricole in aula a settembre a Roma Tre; Sapienza prima nella classifica internazionale del Centre for World University Rankings (Cwur).
Anche Roma Tre quest’anno, per l’emergenza coronavirus, ha organizzato il suo open day a distanza, online, da oggi e per tre giorni. Un viaggio virtuale tra i dipartimenti, l’offerta formativa e le testimonianze degli studenti senior, che potranno guidare le aspiranti matricole e rispondere alle loro domande e perplessità. Roma Tre è il più giovane ateneo pubblico della Capitale, ha meno di trent’anni ma conta 33 mila iscritti da tutta Italia e mille docenti. I corsi sono numerosi, 79, divisi tra i dodici dipartimenti: Architettura, Economia, Matematica e Fisica, Studi umanistici... Anzi quest’anno, novità che sarà presentata online, il dipartimento di Scienze inaugura la nuova laurea triennale dedicata all’ecologia: Scienze per la protezione della natura e la sostenibilità ambientale. Saranno annunciate anche la costituzione della «Fondazione Dock3», dedicata alla formazione e al sostegno delle startup dell’ateneo, e un’altra attività formativa multidisciplinare sull’Agenda 2030 dell’Onu.
Il vero passo in avanti, comunque, sarà il ritorno in aula: la didattica del primo anno, quindi delle matricole, sarà in presenza, sui banchi. «È per noi una formidabile occasione per far conoscere a una platea sempre più larga di studenti la ricchezza e la qualità dell’offerta universitaria di Roma Tre - dice il rettore Luca
Pietromarchi rilanciando l’open day -. Quanto alla didattica, l’aula rimarrà sempre l’epicentro dell’ateneo, ma tutto quello che diremo in aula lo trasmetteremo anche online: siamo una comunità forte e possiamo diventare, grazie a questi mezzi, una comunità sempre più grande».
Buone notizie anche alla Sapienza, che ha previsto le sue giornate di orientamento rivolte alle nuove matricole a luglio. Ieri l’università è stata giudicata prima in Italia nella classifica internazionale del Cwur, il che significa un passo in avanti, rispetto all’anno scorso, di ben 24 posizioni: adesso l’ateneo di piazzale Aldo Moro è 114° a livello internazionale, incluso tra i top 0,6% delle circa ventimila università censite.
Come termine di paragone, che indica anche il prestigio della posizione ottenuta, la classifica internazionale vede prima l’università di Harvard, seguita dal Mit di Boston e dalla Stanford University. «Sono molto soddisfatto di questo risultato anche perché ha avuto tra i suoi punti di forza la valutazione della ricerca svolta nella nostra università commenta il rettore Eugenio Gaudio, anche lui fermo sostenitore del ritorno a lezione in presenza per tutti gli studenti non appena le condizioni epidemiologiche lo permetteranno -. Mai come in questo periodo si è diffusa la consapevolezza di quanto sia strategico a livello Paese rafforzare la ricerca nelle sue varie articolazioni e metterla a servizio dei cittadini».