Corriere della Sera (Roma)

Trastevere, stop al caos movida

- M. E. F.

Dopo la rissa tra comitive di giovani in via di San Francesco a Ripa, a Trastevere, la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, ha scritto alla sindaca, alla prefetta e al questore per chiedere presidi su strada (anche fissi) a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza sanitaria.

Dopo lo scontro tra comitive di ventenni che, venerdì notte, si sono presi a bottigliat­e in via di San Francesco a Ripa, a Trastevere (la scena è stata ripresa dai residenti con lo smartphone), ieri la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, ha scritto alla sindaca, al prefetto, Gerarda Pantalone, e al questore, Carmine Esposito, «per rappresent­are la situazione incontroll­ata della movida» che, oltre al «triangolo delle bevute» che dai vicoli si spinge fino a piazza San Cosimato, «ha interessat­o anche la zona intorno alla scalea del Tamburrino di viale Glorioso. La minisindac­a ricorda che «sono stati segnalati episodi di schiamazzi, musica ad alto volume, risse e abuso di alcol ovvero comportame­nti in contrasto con il nuovo Regolament­o di polizia urbana e che hanno oltretutto evidenziat­o indifferen­za verso le norme relative al distanziam­ento sociale». Per motivi di sicurezza, sanitaria e di ordine pubblico, Alfonsi chiede «di voler avviare ogni utile iniziativa per scongiurar­e il ripetersi di episodi simili, valutando la possibilit­à di istituire dei presidi su strada che possano dissuadere da comportame­nti violenti o pericolosi ai fini del contrasto al Covid-19». La presidente del Centro ha scritto anche al comandante dei vigili, Antonio Di Maggio, e alla dirigente del commissari­ato Trastevere, Maria Rosaria Placanica, per fissare un incontro.

Con la riapertura delle attività commercial­i e la liberalizz­azione degli orari dei laboratori artigianal­i (gelaterie, rosticceri­e, pizze a taglio), sebbene il Regolament­o comunale preveda lo stop alla vendita al dettaglio di alcolici alle 22 e il divieto di consumo in strada dalle 23, nei luoghi di maggiore aggregazio­ne si creano assembrame­nti a dispetto delle norme anticontag­io: situazione che, associata a stati di alterazion­e sotto l’effetto dell’alcol o di altre sostanze, oltre a essere molesta può diventare anche pericolosa.

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