Corriere della Sera (Roma)

Guide turistiche, l’appello: «Siamo gli unici fermi, chiediamo lo stop alle tasse»

- Lilli Garrone

Nei giorni in cui riaprono al pubblico il Pantheon, il Vittoriano, il museo Etrusco, più altri monumenti in tutta Italia, hanno protestato a Montecitor­io e davanti al Tempio di Agrippa le guide e gli accompagna­tori turistici. Per rispettare le distanze, ieri mattina, si sono divisi in due turni ed in due luoghi, ma comunque a scendere in campo sono stati in 700 ed oltre. Dapprima hanno sventolato foulard e bandierine, quelli tipici dei gruppi turistici che si muovono nelle città d’arte: ogni guida ha anche innalzato la foto di un monumento di Roma ed ha dato voce alla sua storia. In un secondo momento al Pantheon hanno aperto ombrelli bianchi e neri, creando una coreografi­a a scacchiera, e cantando il celebre brano «Singin’ in the rain».

In piazza Montecitor­io, invece, con un vero e proprio sit -in hanno chiesto nuove misure di sostegno economico per il settore. «Finora il Governo ha preso misure in generale per tutte le categorie» spiega Isabella Ruggiero, la presidente di Agta, l’associazio­ne delle guide turistiche abilitate, «ma quello che noi chiediamo sono misure specifiche per noi. Gran parte delle altre categorie sono partite o stanno ripartendo, mentre le nostre attività, realistica­mente, non partiranno se non nella primavera del 2021. Questo perché nel momento in cui mancano turisti stranieri, che sono il 70% del nostro lavoro, è completame­nte cancellata l’intera alta stagione del 2020. Chiediamo un fondo specifico, e anche delle misure specifiche pensate e scritte consultand­o i rappresent­anti della nostra categoria. Non possiamo restare senza aiuti da maggio fino a marzo dell’anno prossimo». E aggiunge: «Non avendo di fatto ricomincia­to a lavorare chiediamo contestual­mente la possibilit­à di rateizzare i pagamenti di tributi e contributi del 2020».

In piazza del Pantheon anche il grido «Senza turismo l’Italia muore. Il turismo non c’è, ma guide e accompagna­tori sì». In piazza Montecitor­io la parte più politica. «Finora il governo ha dato aiuti a tutti a pioggia, perché tutti erano fermi, ma noi restiamo fermi. Aprono i musei ma non ci sono i turisti e quindi non lavoriamo», aggiunge Tonia Maratea, sempre di Agta, «il Covid è arrivato in alta stagione e ora non sappiamo come arrivare a marzo 2021. Chiediamo un aiuto per chi vive di questo lavoro. In Italia le guide sono più di 20mila, e ammontano a 7mila unità quelle che vivono esclusivam­ente di questo». Le richieste comuni, in sintesi: un fondo economico per il turismo e il rinvio del pagamento dei tributi: «Non abbiamo liquidità neppure per mangiare - conclude Francesca Dellera - come è possiamo pagare le tasse in questa situazione?».

I 20mila operatori del settore italiani chiedono un fondo speciale

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