Corriere della Sera (Roma)

Vivi Bistrot, «l’incendio è certamente doloso»

- Roberta Petronio

«Abbiamo subito atti vandalici ripetuti, ma andiamo avanti», dicono Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo, le due imprenditr­ici che hanno restaurato un rudere dentro Villa Pamphilj trasforman­dolo nel Vivi Bistrot. «Non è possibile che un parco di 184 ettari non sia custodito, e diventi una terra di nessuno - aggiungono - E in queste condizioni è difficile proteggere, solo con le proprie forze, una struttura come la nostra». Il Vivi Bistrot è il primo della collezione di cinque locali (un sesto in arrivo a Roma nord) di cucina sana e sostenibil­e in location iconiche.

Le due amiche, ex produttric­i di cinema e tv, che hanno scelto nel 2008 proprio in questa area verde, di intraprend­ere una nuova via profession­ale, anche durante il lockdown non hanno perso tempo, investendo in nuovi clean food a basso impatto ambientale dopo aver lanciato nel dicembre scorso una petizione (35 mila firme in una settimana) per difendere l’unico punto di ristoro all’interno della Villa dal rischio chiusura per scadenza della concession­e, in assenza di un nuovo bando pubblico per la rassegnazi­one.

Tre settimane fa l’attesa riapertura del bistrot, poi nella notte del 28 maggio un incendio danneggia parte del giardino e degli arredi esterni. Un episodio che non ha impedito il giorno successivo, di inaugurare la stagione delle cene sotto le stelle, ma resta l’amarezza per l’ennesimo gesto vandalico di una serie che va avanti da gennaio, coinvolgen­do anche la sede Anfass, sempre all’interno di Villa Pamphili. «La matrice sembra senz’altro dolosa, ma non abbiamo idea di chi possa aver fatto un atto di questa gravità» dice Cristina Cattaneo: «Però non abbiamo mai ricevuto minacce dal racket».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy