Corriere della Sera (Roma)

Diabolik, spunta un militante di Forza Nuova

Intercetta­ta una conversazi­one tra D’Anna e Ciaburro, legato al leader Castellino

- Giulio De Santis

Ore 20.38 del 7 agosto 2019. È passata poco più di un’ora dall’omicidio di Fabrizio Piscitelli, Diabolik, quando due suoi amici si telefonano. Sono Gabriele D’Anna e Claudio Ciaburro, quest’ultimo presumibil­mente il braccio destro di Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova. La telefonata, intercetta­ta dalla Digos, è considerat­a legata al delitto.

«I due – scrive la Squadra mobile nell’informativ­a dell’8 agosto 2019 inviata in Procura – dicono che Sonia Bianchi ha chiesto a D’Anna di prendere contatti con terze persone per svolgere un incarico non meglio precisato. D’Anna fa presente di aver dato la propria disponibil­ità per l’incarico avvalendos­i di un soggetto che per il contesto della conversazi­one e per i riferiment­i al grave fatto di sangue è verosimile trattarsi di Piscitelli». Chi è Sonia Bianchi? L’informativ­a non la identifica. E D’Anna e Ciaburro fanno attenzione a non rivelare dettagli. Nel dialogo parlano anche di Luigi, detto Pantera. È Luigi Aronica, ex membro dei Nar? Anche questo non è chiarito nell’informativ­a.

Ed ecco la telefonata, che avviene mentre in tv va in onda proprio un servizio sull’omicidio. Ma al momento della conversazi­one Diabolik è ancora vivo. D’Anna: «Sonia stava sotto choc, non sapeva più che di’. M’ha detto, i contatti prendili tu, famme sto favore Gabrie’. E da chi so’ andato?». Appunto da Piscitelli, secondo gli inquirenti. Ciaburro suggerisce: «Ormai deve sta’ bona, che deve dì». E D’Anna: «Non so se Luigi lo sa, quello è il problema, per lui è un mezzo figlio». Ciaburro: «Pantera? Gli faccio uno squillo io». Ancora D’Anna: «Chi me lo dice che non è successo un casino su ‘sta storia?». Ciaburro: «Che s’azzardano a fare una cosa del genere? So’ matti, hanno finito de vive». La telefonata era cominciata con queste parole di Ciaburro: «Deve fa’ i bagagli, deve fa’...», forse riferendos­i a Sonia perché D’Anna aveva risposto: «E mo’ l’ho sentita, stava sotto choc perché se ne deve anda’».

Per la Squadra mobile la conversazi­one è legata a un particolar­e riferito dall’autista-bodyguard di Piscitelli, il cubano Eliobe Creagh Gomez, l’uomo che ha identifica­to il killer. Piscitelli, ha raccontato la guardia del corpo, era anFra dato al parco degli Acquedotti il 6 agosto, il giorno prima dell’omicidio, alle 18.00, ma pochi minuti dopo essersi seduto su una panchina aveva ricevuto una telefonata che lo aveva avvertito del rinvio dell’appuntamen­to al 7 agosto, il giorno dell’esecuzione. D’Anna non sa se l’uomo da lui contattato (Diabolik per gli inquirenti, ndr) è andato all’incontro, però afferma: «È questione di oggi o ieri». È lo stesso incontro saltato il 6 agosto, di cui parla l’autista di Diabolik?

Il mistero Nel rapporto della polizia appare anche una misteriosa Sonia Bianchi, legata in qualche modo a Diabolik

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Fabrizio Piscitelli, 53 anni

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