Pallotta e Friedkin, un nuovo spiraglio
Ipotesi: offerta invariata nella cifra ma cash. In attesa di conferme, i tifosi sperano
Secondo Milano Finanza la trattativa per la cessione della Roma da James Pallotta a Dan Friedkin non è definitivamente tramontata. Da Houston non è arrivato nessun commento all’ultima intervista del presidente giallorosso, rilasciata al sito del club, ma sarebbe pronto a un’offerta, invariata nella cifra (490 milioni a Pallotta e soci, più 85 come aumento di capitale per la squadra) ma cash. In attesa di conferme, una buona fetta di tifosi aspetta sviluppi.
Bocche cucite a Houston. Anche perché c’è già chi parla. Il Dan Friedkin Group non ha ancora commentato l’intervista «home made» che il presidente della Roma, James Pallotta, ha rilasciato al sito ufficiale del suo club. Per la prima volta, con chiarezza mai espressa prima, il bostoniano ha passato la mano: «Sto invecchiando e penso al futuro: vorrei lasciare la Roma in mani solide, a qualcuno che sia una buona guida e le permetta di poter competere come a tutti noi piacerebbe».
Pallotta ha anche tirato un paio di «bordate» a Friedkin, ma a qualcuno è sembrato che - anche se con i soliti modi rudi - potesse essere una specie di riapertura. Ad esempio è di questo avviso «Milano Finanza», che ieri ha scritto che la trattativa non è ancora tramontata e che Friedkin «è disposto a fare il salto di qualità» nelle negoziazioni con Pallotta sullo scoglio del seller financing, citato dal presidente romanista. L’offerta resta quella originale: 490 milioni per Pallotta e soci (ma comprensivi dei debiti, per cui il bostoniano ne uscirebbe con una perdita rispetto agli investimenti fatti) e 85 come aumento di capitale per finanziare il necessario piano di rilancio sportivo del club. La Roma chiuderà il bilancio del 30 giugno con un rosso a tre cifre e, anche seguendo le indicazioni di Fonseca, continua a invecchiare la squadra: ultimo caso Pedro, che sta per compiere 33 anni e a cui il club giallorosso pagherà le mensilità di luglio e agosto (circa 500mila euro) dopo che lo spagnolo si è rifiutato di prolungare il suo contratto in scadenza almeno fino al termine di questa stagione che in Inghilterra come in Italia finirà dopo il 30 giugno).
Secondo MF, Friedkin sarebbe pronto a pagare «cash upfront», tutto e subito. Non toccherebbe il quantum, insomma, ma il quando.
In attesa di conferme, di smentite o di altro silenzio, ai tifosi della Roma non restano che le rievocazioni del terzo scudetto - quello di Totti, Montella, Batistuta, Capello e soprattutto della famiglia Sensi - oppure la quarta Coppa Italia giallorossa, vinta al termine della stagione 19801981, allenatore Nils Liedholm, conquistata ai calci di rigore contro il Torino. L’ultimo lo tirò Falcao, che invece si tirò indietro quando c’era da calciare quello della finale di Coppa dei campioni contro il Liverpool nel 1984. Altre storie. Altri tempi.
Oggi, purtroppo per loro, i tifosi assistono ad altre contese. Come quella che continua a opporre Pallotta e il direttore sportivo Gianluca Petrachi, che non ha intenzione di chiudere la sua avventura giallorossa né con le dimissioni né con un accordo per rescindere il contratto che dura fino a giugno 2022. Ci sono in ballo oltre due milioni netti e non intende rinunciarci.
La strategia Houston tace, però il quotidiano economico ipotizza un’offerta a cifra invariata ma cash