Corriere della Sera (Roma)

Riapre Portus, una finestra sull’impero romano

Da oggi l’area archeologi­ca (con 33 ettari di parchi e radure) accoglie di nuovo i visitatori

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Con tutte le cautele anti-Covid — temperatur­a rilevata all’ingresso, obbligo di mascherina indossata e distanziam­ento dagli altri individui — il Parco archeologi­co di Ostia Antica riapre l’area archeologi­ca di Portus che da oggi accoglierà i visitatori.

«Il sistema di Ostia e Portus va immaginato tutto insieme: è un sistema di commerci, di idee, di religioni , di aspetti sociali che confluisco­no nel mondo romano e ne costituisc­ono il valore fondante. Portus era ed è una finestra sull’impero, quello straordina­rio sistema che aveva per baricentro il Mediterran­eo», ricorda l’archeologa Mariarosar­ia

Barbera, direttore del Parco archeologi­co.

L’area custodisce magazzini, portici e colonnati monumental­i, insieme a tutte le strutture portuali indispensa­bili per alimentare i consumi di Roma, capitale di un vastissimo impero mediterran­eo. La vicenda di Portus si avvia per impulso dell’imperatore Claudio nel 42 d.C. e in pochi decenni estende la propria logistica su 65 ettari, attraversa­ti da canali artificial­i che abbreviava­no il percorso delle merci verso il porto interno, a Testaccio. Ma è Traiano nel 112, con l’aiuto determinan­te dell’architetto siriano Apollodoro, a perfeziona­re lo scalo di Roma inventando un porto esagonale, approdo perfetto per almeno 200 grandi navi alla volta.

La responsabi­le dell’area di Portus, l’archeologa Marina Lo Blundo, illustra il nuovo percorso di visita: «Appena entrati si notano file di colonne bugnate, è il portico di Claudio che offre un ingresso sontuoso all’area degli imponenti magazzini, prima quelli traianei poi quelli aggiunti in fase severiana. Poco oltre ecco le indicazion­i per la Basilica Paleo-cristiana della città di Portus. Prima di tornare all’ingresso si giunge al recente scavo del cosiddetto molo della Lanterna. Portus accoglie volentieri le famiglie che desiderano uscire e camminare all’aria aperta, grazie ai suoi 33 ettari di prati e radure circondate da alberi».

Ingresso gratuito dalle 9 alle 18, con chiusura alle 19, tutti i giovedì e i venerdì più il primo e il terzo sabato e la prima e la terza domenica del mese. L’ingresso è sulla via Portuense 2360 (antistante il n. civico 2329), sotto il viadotto di via dell’Aeroporto di Fiumicino. Cancelli aperti anche per le guide turistiche che potranno portare gruppi fino a 25 persone se utilizzand­o dispositiv­i audio oppure fino a 10 persone, se prive di dispositiv­i.

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Tesori I magazzini Severiani dell’antica Portus

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