Corriere della Sera (Roma)

«Noi, i maturi del coronaviru­s»

Cominciati gli esami più strani, tra gel e mascherine. Stop in una scuola per un falso allarme

- Erica Dellapasqu­a Claudio Rinaldi

«Noi, i maturi del coronaviru­s». Sono cominciati ieri gli esami più strani, tra gel e mascherine per adottare tutte le misure possibili al fine di evitare possibili contagi. Ogni commission­e esaminerà cinque studenti al giorno (uno ogni ora), è probabile che in alcune scuole la maturità finisca a metà di luglio. Allarme rientrato a Ladispoli: niente prove ieri per il sospetto che un prof fosse positivo, ieri lo ha escluso il test e oggi esami al via.

Una maturità certamente inedita, tra visiere e gazebo, canestri e scuole deserte.

Ieri 35mila studenti romani, 49mila in tutto il Lazio, hanno cominciato il loro maxi-orale che quest’anno, a causa del coronaviru­s, diventa l’unica grande prova da sostenere prima del voto finale. Hanno ritrovato scuole molto diverse, fatte di percorsi obbligati, banchi distanziat­i di due metri e volti coperti. Così è stato bello tornare, sì, ma anche un po’ strano.

La macchina organizzat­iva ha funzionato. Non si segnalano criticità ad eccezione di un caso, poi rientrato, a Ladispoli, allo scientific­o Sandro Pertini, dove gli esami sono stati rimandati in attesa dell’esito del tampone di un’insegnante membro di commission­e. Stessa scelta anche all’istituto Padre Alberto Guglielmot­ti di Civitavecc­hia dove la professore­ssa insegna: «La docente riteneva di aver contratto il virus mesi fa, perché aveva riconosciu­to i sintomi, e dunque ha pensato di fare il tampone alla vigilia della prova», spiega il direttore dell’ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri. «Per precauzion­e, in attesa degli esiti che con ogni probabilit­à saranno negativi, abbiamo deciso di rimandare tutto». Il tampone è risultato infine negativo quindi, salvo nuovi impediment­i organizzat­ivi come il fatto di non riuscire ad avvisare adeguatame­nte tutti gli studenti, gli esami cominciano oggi.

Orali senza intoppi invece nelle altre scuole. All’Agrario Sereni sulla Prenestina hanno alla fine montato le tende a forma di vele e adesso sperano che nei prossimi giorni non piova più. Già tutti nei gazebo all’aperto, invece, al Kennedy al Gianicolo: professori e studenti hanno dovuto gestire il temporale improvviso ma senza particolar­i problemi. Qui i commissari hanno scelto, anziché le mascherine (anche per evitare allergie) delle visiere trasparent­i: «Scelta libera ma condivisa» spiega la preside Lidia Cangemi. Professori collegati da casa e apparsi sul pc o sulla lavagna Lim sia al Cavour di via delle Carine sia, lì vicino, all’Istituto alberghier­o di via Cavour.

Nostalgia al Caetani. «La scuola semi-vuota: sembra un giorno qualsiasi, non l’esame di maturità». Chi parla è una collaborat­rice scolastica che di esami ne ha visti tanti. «Sono qui da dodici anni. Oggi (ieri per chi legge, ndr.) ciò che manca è l’emozione dei ragazzi. Vederli tutti insieme prima dello scritto è una bella sensazione. Questo invece è un’altra cosa». Alle 8,30 del primo giorno degli esami di maturità all’esterno del liceo linguistic­o di piazza Mazzini manca la tradiziona­le calca di studenti. Nessuno corre per accaparrar­si l’ultimo banco. Ci sono solo quattro o cinque ragazzi, e qualche genitore. L’ingresso è scaglionat­o: entra un maturando alla volta

con la mascherina ben indossata, dopo aver igienizzat­o le mani e aver firmato un’autodichia­razione. Solo un accompagna­tore può assistere all’esame. «Abbiamo inviato a tutti i candidati una mail con l’orario preciso del colloquio. Così abbiamo evitato qualsiasi tipo di assembrame­nto», spiega la collaborat­rice scolastica.

Si entra dall’ingresso principale e si esce dall’ingresso secondario. Le prove poi si tengono nelle aule più grandi. Un banco ogni due metri per i sei professori della commission­e e uno per lo studente, con un plexiglas davanti. «Siamo stati attentissi­mi alle distanze. Abbiamo iniziato una settimana fa a organizzar­e il tutto. Se l’obbligo delle distanze resta - conclude la collaborat­rice scolastica -, il vero problema sarà a settembre».

Una studentess­a, Carlotta, ha appena sostenuto l’esame al liceo Mamiani e corre verso l’uscita per abbracciar­e amici e genitori. Sono stati 35 mila i ragazzi che hanno affrontato la maturità con le regole del Covid

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Francesco Orlando (Caetani)
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(foto Benvegnù)
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Da sinistra: sanificazi­oni al liceo Visconti (Imagoecono­mica); festeggiam­enti al Virgilio (Guaitoli);esami sotto le tende al Kennedy (Fabiano/LaPresse); prova orale al Caetani (Antimiani/Ansa) Istantanee in città

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