Salvini attacca Raggi e Zingaretti «Sono incapaci»
M5S: «Lui non ha mai lavorato». Il Pd: «Perché i mafiosi a Latina votavano Lega?»
Matteo Salvini attacca a testa bassa nella sede del Consiglio alla Pisana i vertici di Campidoglio e Regione nella tappa romana del suo tour che sembra aprire la campagna elettorale per la corsa a sindaco di Roma: «Tra Raggi e Zingaretti i cittadini del Lazio sono ostaggio di due incapaci. Noi abbiamo le idee chiare».
«Tra Raggi e Zingaretti i romani e i cittadini del Lazio sono ostaggio di due incapaci. Noi non facciamo miracoli, ma le idee chiare le abbiamo». Matteo Salvini attacca a testa bassa nella sede del Consiglio alla Pisana i vertici di Campidoglio e Regione nella tappa romana del suo tour.
Affiancato dal segretario regionale Zicchieri e quello romano Durigon, l’ex ministro dell’Interno ha incontrato i consiglieri regionali della Lega. Poi ha iniziato a lanciare bordate contro la sindaca 5 Stelle e il segretario dem. «Alla Raggi potremmo dare il mantello di Wonder Woman e migliaia di miliardi, ma se non sei capace, non sei capace...». Su Zingaretti non va più leggero: «Deve essere ascoltato dai magistrati sul caso mascherine nel Lazio, come hanno fatto con Fontana». Dichiarazioni forti, come è nel suo stile, durante la conferenza stampa del nuovo tour «Voce ai territori». «Non entro nelle dinamiche interne degli altri partiti - aggiunge ma noto che i litigi del M5S stanno bloccando il paese. Per questa ragione penso che dopo questo governo serva andare alle elezioni».
E sempre a proposito della Capitale precisa: «A Roma serve una squadra speciale: persone oneste, concrete e competenti, non una sola persona speciale o sindaco speciale. Serve un gruppo di almeno 50 persone che riportino ordinaria amministrazione, pulizia, decoro e
Matteo Salvini ieri nella sede del Consiglio regionale del Lazio ha fatto il punto con gli eletti della Lega sulle elezioni comunali del 2021 manutenzione. Non credo che occorrano cose straordinarie, ma serve amore, efficacia e competenza manageriale». E ancora: «Sono convinto che l’anno prossimo la Lega sarà protagonista della ricostruzione e della resurrezione, sia di Roma che dell’intero Lazio. Il tema dei rifiuti, gli ospedali chiusi, le infrastrutture ferme sono problemi che non sono stati risolti dalla Raggi, né dal presidente della Regione».
Anche se da una parte è ancora troppo lontano l’obiettivo delle elezioni regionali (previste nel 2023, data che coinciderebbe con la conclusione del mandato parlamentare), dall’altra recentemente Salvini ha riunito tutti i dirigenti per organizzare le iniziative locali e per conoscere le attività che li stanno impegnando. I leghisti del Lazio stanno lavorando sulla sanità, hanno intenzione di chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle «mascherine». Ma sono impegnati soprattutto sui temi a loro più «vicini» , ovvero «la presenza ed il possibile aumento del campi rom in città».
Pd e M5S replicano agli attacchi leghisti: «Invece di venire a fare lezioni nel Lazio, Salvini ci spieghi come mai i mafiosi, come accertato dalla Procura, a Latina votavano per i candidati della Lega. Magari lo aiuterebbe a rendere più credibile e trasparente la squadra di 50 persone che vorrebbero mettere su...», contrattacca il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi. «Salvini, dall’alto della sua `laurea con lode alla prestigiosa e immaginaria facoltà di Architettura dell’Università della vita, pretende di ridisegnare il tessuto urbano di Roma. Roba da matti. Uno che non ha studiato e non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua, campando solo di retorica e panzane, ora si mette a progettare - commenta Paolo Ferrara (M5s)-. Vuole rendere Ostia autonoma, vuole allontanare il centro storico dal mare e parla di un ente, il “Comune di Ostia”, che non esiste».
Campagna elettorale Parte il tour della Lega nei territori: nel 2021 previste le elezioni comunali in città
❞ Per Roma serve una squadra di 50 persone speciali, oneste, con competenze manageriali che riportino pulizia, decoro e manutenzione
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Il governatore deve essere ascoltato dai magistrati sul caso mascherine nel Lazio, come hanno fatto con il collega lombardo Fontana