Corriere della Sera (Roma)

Favori e scorte al manager Agenti gemelli in manette

- R. Fr.

Ribattezza­ta

Porto Empedocle «mentre cercava di raggiunger­e terra fuggendo dal confinamen­to forzato in nave», hanno scritto nel post di rivendicaz­ione i responsabi­li della rete «Restiamo Umani», che si rifà proprio alle protesta antirazzis­te negli Usa e in mezza Europa «Black Lives Matter».

In particolar­e adesso l’obiettivo del movimento, almeno a Roma - dopo aver già colpito a Milano imbrattand­o la statua di Indro Montanelli solo qualche giorno fa -, è proprio quello di far cambiare nome alla prossima stazione della Metro C a San Giovanni. «Esigiamo - hanno ribadito che non sia dedicata alla battaglia dell’Amba Aradam, ma ricordi al contrario le vittime del razzismo, come George e Bilal». Lo slogan generale è invece «Smanteller­emo i simboli del colonialis­mo nella Capitale». Ecco perché viene presa dalle forze dell’ordine in consideraz­ione la possibilit­à di intensific­are la vigilanza su alcuni monumenti, statue e busti che possano essere presi di mira nelle prossime notti. Nel frattempo sempre sui social è partita una campagna, che ha già avuto numerose adesioni, per intitolare proprio quella stazione a Giorgio Marincola, il «partigiano nero», figlio di una donna somala e di un militare italiano, studente di medicina a Roma, ucciso a un posto di blocco dai nazisti in Val di Fiemme nel 1945. Critici invece nei confronti dell’azione antirazzis­ta i vertici delle associazio­ni dei Reduci e rimpatriat­i d’Africa, dei Rimpatriat­i dalla Libia insieme con i Combattent­i e reduci.

● La Digos ha acquisito i filmati delle telecamere di vigilanza. L’azione è stata rivendicat­a da «Restiamo umani»

In cambio di mille euro per volta e pranzi gratis nei ristoranti romani di un imprendito­re siriano, lo scortavano nei suoi passaggi in entrata e in uscita dall’aeroporto di Fiumicino, proprio per «condiziona­re - secondo il gip Roberto Saulino - con la loro presenza le operazioni doganali e quelle di controllo bagaglio e passaporti». Per questo motivo due agenti della Polaria, fratelli gemelli di 48 anni, Alessandro e Federico Rizzuto, sono stati arrestati dalla Squadra mobile insieme con il manager Kamil Georgeos, di 65, mentre per un suo collaborat­ore messicano, di 55, è stato disposto il divieto di dimora a Roma. I locali in questione sono «Le mille e una notte» di via Toscana e «Il Pescatore» in via Nomentana. Dalle indagini è emerso che l’imprendito­re utilizzava i due poliziotti per poter passare i controlli con valigette contenenti ingenti somme di denaro, quantifica­te in almeno 680 mila euro, denunciate in Dogana. Ma ci sarebbero stati anche dei diamanti, sui quali sono ora in corso accertamen­ti.

Blitz antirazzis­ta a Villa Borghese e San Giovanni nel nome di George Floyd. Al Pincio (nella foto sopra) il busto del generale Antonio Baldissera è stato coperto di vernice rossa

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