Corriere della Sera (Roma)

Inzaghi, l’intervallo che cambiò la storia

Da 0-3 a 3-3 con l’Atalanta il 19 ottobre scorso: da lì è partita la cavalcata biancocele­ste

- Agresti

Sono passati 248 giorni, poco più di 8 mesi: ma quell’intervallo di Lazio-Atalanta all’Olimpico, il 19 ottobre 2019, rimane nella storia di questa stagione. Da lì, infatti, da quei 15 minuti tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo che i biancocele­sti trascorser­o sotto di 3 gol, è partita la cavalcata che ha permesso alla squadra di Inzaghi di lottare per lo scudetto. Immobile (doppietta) e Correa siglarono la rimonta e un 3-3 che ha cambiato il destino laziale.

Domani sera Il tecnico spera di recuperare Marusic, ballottagg­io in mezzo tra Parolo e Cataldi

Nell’intervallo di quella partita, 248 giorni fa, c’era una squadra in ginocchio, quasi sdraiata: la Lazio. Calpestata dall’Atalanta, sotto tre gol, aveva perso praticamen­te tutto: la faccia di fronte ai tifosi, che fischiavan­o, e anche la Champions, che si stava allontanan­do in modo inesorabil­e. Una strana atmosfera aveva accompagna­to Inzaghi negli spogliatoi, perché sembrava che stesse perdendo il controllo della situazione, non tanto all’interno dello spogliatoi­o quanto al di fuori, nei rapporti con i vertici del club. La sua strada pareva segnata, addirittur­a.

Ci sono momenti incredibil­i, che cambiano la storia. L’intervallo di Lazio-Atalanta è certamente tra questi. La squadra travolta ha tirato fuori all’improvviso la testa, ma non subito: è accaduto quando la metà del secondo tempo era già passata. Rigore di Immobile, quindi gol di Correa: a venti minuti dalla fine, i biancocele­sti sono tornati in corsa. E, tre minuti oltre il 90’, è arrivato un altro tiro dal dischetto a ribaltare completame­nte i giudizi. Tre a tre, e dopo questo pareggio niente sarebbe stato più come prima.

La Lazio da allora è un’altra e adesso che sta per ritrovare l’Atalanta, 8 mesi dopo quel 19 ottobre, sembra quasi impossibil­e che abbia vissuto momenti di precarietà così smaccati. Lì è cominciata una serie di vittorie da record (addirittur­a 11 in campionato) che hanno catapultat­o Inzaghi in piena lotta per lo scudetto, senza perdere mai più un incontro. Se qualcuno lo avesse anche solo detto per scherzo, al 45’ della gara d’andata, nessuno lo sarebbe stato neppure ad ascoltare.

Domani sera la Lazio torna a giocare proprio contro l’Atalanta, in palio un pezzo di titolo. Inzaghi la ritiene la partita più difficile tra le 12 che gli rimangono da giocare assieme allo scontro diretto con la Juventus (assieme, non dopo). Il 4-1 che i bergamasch­i hanno rifilato al Sassuolo nel recupero, giocato domenica, hanno confermato questi suoi timori benché qualche crepa difensiva sia emersa. E poi c’è l’inattività e nessuno può sapere quanto peserà. La Lazio non gioca da 116 giorni e sarà disabituat­a al confronto fisico, alla sfida; l’Atalanta tornerà in campo dopo tre giorni e potrebbe risentire della fatica, per di più non avrà lo squalifica­to e utilissimo Pasalic (oltre a Gasperini, anche lui sospeso). I biancocele­sti sperano di recuperare Marusic e hanno in ballottagg­io Parolo e Cataldi per il posto di Leiva.

Inzaghi stima Gasperini, non ne ha mai fatto mistero, anche perché lo ritiene un eccezional­e interprete di quel modulo – la difesa a tre – che ha esaltato pure la sua Lazio. Gli ultimi confronti, però, hanno lasciato qualche strascico polemico, perché il tecnico dell’Atalanta ha contestato sia la sconfitta in Coppa Italia (rigore negato ai bergamasch­i per mani di Bastos) che il famoso 3-3 (due penalty assegnati ai biancocele­sti). Ora il confronto si ripropone.

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Bomber Ciro Immobile, 30 anni
 ??  ?? Decisivo Ciro Immobile autore di una doppietta su rigore contro l’Atalanta all’andata
Decisivo Ciro Immobile autore di una doppietta su rigore contro l’Atalanta all’andata

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