Santa Cecilia riparte (all’aperto) con Beethoven
Al via il 9 luglio: cinque serate per l’integrale delle sinfonie del genio di Bonn Mozart, i «Carmina Burana» di Orff e le musiche sudamericane di «Libertango»
«Beethoven sarà la nostra super medicina». Parola di Antonio Pappano, direttore musicale dell’Accademia di Santa Cecilia che il 9 luglio apre la stagione estiva nella Cavea dell’Auditorium. Quello che ieri era routine - i concerti d’estateoggi è un piccolo miracolo, frutto di intenso lavoro per coniugare imperativi sanitari ed esigenze di scena, capace di sovvertire le regole nel nome della comune esigenza di condividere. Cade quindi il divieto non scritto di suonare musica sinfonica nello spazio en plein air del Parco della Musica, sopraffatto dal Festival «Beethoven STARt»: cinque serate per l’integrale delle nove Sinfonie del gigante della musica nato 250 anni fa, eseguite dall’Orchestra e dal Coro dell’Accademia.
«In questi giorni avrei dovuto essere a Londra a dirigere la Tosca, invece, poiché l’Italia è avanti sulla strada per sconfiggere l’incubo coronavirus, mi trovo qui all’appuntamento con Beethoven - racconta sir Pappano che si è auto decurtato del 100% il compenso da direttore durante l’emergenza sanitaria - La forza ritmica vitale, quasi primordiale di Beethoven, ci richiede disciplina, energia sovraumana, scrupolosità, ed è proprio quello che ci vuole ora, che ci fa bene». La promessa è per un’iniezione di coraggio ai mille spettatori che assisteranno ai concerti dal vivo - tanti ne può contenere oggi la Cavea che normalmente ne ospita quattromila, anche se la Regione Lazio ha annunciato un provvedimento imminente per l’ampliamento delle capienze dei luoghi di cultura all’aperto e forse anche per quelli al chiuso. Ma non resteranno a secco nemmeno gli spettatori che si sono affezionati all’online di Santa Cecilia. «Ci siamo scatenati sul web in questi tre mesi - confessa il presidente dell’Accademia Michele dall’Ongaro - Le nostre iniziative hanno totalizzato oltre due milioni e ottocentomila visualizzazioni e, sebbene nessuna tecnologia possa sostituire l’emozione di un concerto dal vivo, amplieremo le nostre offerte in rete». Tra queste sono già disponibili l’omaggio alla città con due minuti di girato de La grande
bellezza ceduti da Paolo Sorrentino e montati con l’esecuzione dell’ultimo movimento de I Pini di Roma di Respighi, e il video dell’Estate di Vivaldi eseguito sul tetto del Palazzo della Civiltà all’Eur - oggi sede della casa di moda Fendi- dalla violinista Anna Tifu.
Sarà proprio il Tango Quartet che porta il suo nome a proseguire la stagione estiva di concerti nella Cavea con Libertango che vedrà l’interpretazione del Coro diretto da Piero Monti (29 luglio). E ancora in cartellone i sempreverdi Carmina Burana (31 luglio), un concerto di notturni mozartiani (6 agosto) e, dopo la pausa agostana, ancora Beethoven prima diretto da Lonquich e poi da Pappano, per finire con il pianista Maurizio Pollini che il 25 settembre saluterà l’estate.