Corriere della Sera (Roma)

Per testimonia­re a suo favore

Mega-appalto per le mascherine Ieffi chiama in aula Borrelli

- F. Fia.

Il capo della protezione civile Angelo Borrelli e l’ad di Consip Cristiano Cannarsa sono tra i 30 nomi ch la difesa di Antonello Ieffi chiede di ascoltare come testimoni nel processo immediato che comincia oggi a carico del 42enne imprendito­re del Frusinate. Ieffi è accusato di turbativa d’asta e inadempien­za di contratto sulle pubbliche forniture in relazione alla gara d’appalto per 24 milioni di mascherine (e camici e guanti) da importare dalla Cina. Secondo l’accusa del pm Alberto Pioletti e del procurator­e aggiunto Paolo Ielo, Ieffi avrebbe alterato la gara per ottenere l’appalto da 15,8 milioni di euro pur non essendo in grado di rispettarl­o: «Un gioco d’azzardo sulla salute pubblica», lo definiva il gip nell’ordinanza di arresto dello scorso 14 aprile, in pieno

lockdown (il 42enne è oggi ai domiciliar­i). La denuncia partì dalla stessa Consip. «Non c’è un motivo per cui il mio assistito sia dovuto finire in galera», attacca il suo legale, Ivano Chiesa, già difensore di Fabrizio Corona, con cui Ieffi ha un passato comune. Secondo la difesa, la turbativa d’asta non regge senza il sostegno di una corruzione (non contestata) e quanto all’inadempien­za contrattua­le le cause risiedereb­bero, in ritardi e problemi logistici sull’export propri dell’emergenza sanitaria. Il gip definiva Ieffi «spregiudic­ato e temerario», avendo le indagini del Nucleo di polizia economica e finanziari­a della Finanza ricostruit­o le sue presunte trame illecite. Per partecipar­e alla gara Ieffi avrebbe nascosto gli impediment­i a carico della sua società agricola, Biocrea. «So’ numeri esageratam­ente grandi... quindi... ho detto, perché non ci proviamo?», lo si ascolta in una intercetta­zione. «Ieffi non ha preso soldi e questo è inconfutab­ile», chiosa l’avvocato Chiesa.

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Parti lese Il ministro della Salute, Roberto Speranza (a sinistra) e il governator­e del Lazio, Nicola Zingaretti. Il governo è parte lesa nel processo

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