I «soliti ignoti» di Roma Nord Svaligiavano appartamenti a tempo di record: quattro arresti
Traditi da un‘impronta digitale trovata dai carabinieri nell’abitazione appena svaligiata e anche da un investimento di un sottufficiale dell’Arma che aveva intimato l’alt alla loro auto. Era il febbraio 2019, e all’epoca il carabiniere rimase ferito con una prognosi di 20 giorni. Due elementi comunque che oggi hanno portato alla cattura di quattro persone, specializzati in furti in appartamento, soprattutto
Una banda ben assortita, nella quale ognuno aveva un compito preciso: c’era chi guidava l’auto del gruppo, chi effettuava i sopralluoghi, chi si accertava che non arrivassero le forze dell’ordine o altre persone in grado di disturbare l’azione, e chi materialmente forzava porte e finestre, per lo più al pianterreno o al primo piano dei palazzi, per consentire ai complici di introdursi all’interno degli appartamenti e portare via tutto. Operazioni che venivano portate a termine a tempo di record, sia d’estate sia d’inverno, forse con l’aiuto di qualche basista che indicava alla banda dove colpire senza correre troppi rischi. Il gruppo infatti agiva sempre dopo aver studiato a tavolino il piano in modo da evitare qualsiasi genere di imprevisto, «soliti ignoti» che intervenivano sul posto preparati con gli strumenti necessari per entrare e uscire senza dare troppo nell’occhio e non fare nemmeno rumore in modo da non insospettire i condomini dei palazzi. Ma in un caso, poco più di un anno fa, hanno commesso un errore, forse dovuto alla fretta, che ha finito per farli scoprire. Una pista che i carabinieri hanno seguito fino a oggi.
Tentato omicidio