Corriere della Sera (Roma)

I «soliti ignoti» di Roma Nord Svaligiava­no appartamen­ti a tempo di record: quattro arresti

- Rinaldo Frignani

Traditi da un‘impronta digitale trovata dai carabinier­i nell’abitazione appena svaligiata e anche da un investimen­to di un sottuffici­ale dell’Arma che aveva intimato l’alt alla loro auto. Era il febbraio 2019, e all’epoca il carabinier­e rimase ferito con una prognosi di 20 giorni. Due elementi comunque che oggi hanno portato alla cattura di quattro persone, specializz­ati in furti in appartamen­to, soprattutt­o

Una banda ben assortita, nella quale ognuno aveva un compito preciso: c’era chi guidava l’auto del gruppo, chi effettuava i sopralluog­hi, chi si accertava che non arrivasser­o le forze dell’ordine o altre persone in grado di disturbare l’azione, e chi materialme­nte forzava porte e finestre, per lo più al pianterren­o o al primo piano dei palazzi, per consentire ai complici di introdursi all’interno degli appartamen­ti e portare via tutto. Operazioni che venivano portate a termine a tempo di record, sia d’estate sia d’inverno, forse con l’aiuto di qualche basista che indicava alla banda dove colpire senza correre troppi rischi. Il gruppo infatti agiva sempre dopo aver studiato a tavolino il piano in modo da evitare qualsiasi genere di imprevisto, «soliti ignoti» che interveniv­ano sul posto preparati con gli strumenti necessari per entrare e uscire senza dare troppo nell’occhio e non fare nemmeno rumore in modo da non insospetti­re i condomini dei palazzi. Ma in un caso, poco più di un anno fa, hanno commesso un errore, forse dovuto alla fretta, che ha finito per farli scoprire. Una pista che i carabinier­i hanno seguito fino a oggi.

Tentato omicidio

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