Corriere della Sera (Roma)

LA MOVIDA E I RISCHI IGNORATI

- Di Paolo Conti

Ivigili urbani (occorre darne atto alla Polizia urbana, questa volta) hanno compiuto già un ottimo lavoro contro gli eccessi della movida romana. Nel fine settimana i controlli sono stati ben duemila tra Trastevere, San Lorenzo, Piazza Bologna, Rione Monti, Pigneto. Numerosi, almeno sei, i locali chiusi, qualche decina le sanzioni. I continui appelli al distanziam­ento e al rispetto delle regole non bastano evidenteme­nte a migliaia di ragazzi, e nemmeno a centinaia di gestori tanto più adulti quanto colpevolme­nte incoscient­i, per capire che le norme non debbono essere violate. E che è indispensa­bile cambiare un modello di socialità, di uso del tempo libero, di vita notturna. Concetto difficile da metabolizz­are - lo sappiamo - soprattutt­o per chi ha meno di vent’anni e viene da settimane di lockdown e di isolamento. Ma è inconcepib­ile che non lo comprenda chi ha la responsabi­lità di un locale pubblico dotato di regolare licenza.

E’ bene ricordare oggi ai vigili urbani romani, nel cuore di un fine settimana da movida estiva, che la loro presenza sarà sempre più indispensa­bile per la collettivi­tà. Che non si può abbassare la guardia proprio adesso. Che la costanza e la continuità dei controlli (e delle sanzioni) sono l’unico strumento per tentare di cambiare un quadro ancora allarmante della Roma notturna. I vigili sappiano che i romani stavolta veramente - sono dalla loro parte. Contiamo su di voi e sul vostro complicato lavoro.

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