«Tifavo Luna Rossa nel pancione di mamma»
Romano Battisti dal canottaggio alla vela: «Passava tutte le notti a vedere le regate»
Dal canottaggio alla vela, con la passione di sempre. Nuova pagina nella carriera di Romano Battisti, l’atleta 34 anni, di Priverno in provincia di Latina: dopo 10 medaglie ha deciso di cambiare disciplina ed è entrato nel team di Luna Rossa che a marzo 2021 parteciperà all’America’s Cup.
Come mai ha deciso di lasciare il canottaggio?
«Dopo essermi separato da due miei compagni di barca non ho trovato più il feeling giusto con nessuno. Mi ero stancato di cercare un altro compagno e non riuscivo più a dedicare il tempo che volevo alla mia famiglia».
Perché proprio la vela? «Quando mia mamma era incinta passava le notti a vedere le regate di Luna Rossa, a otto anni mi sono appassionato pure io a queste barche giganti. Io, mia madre e mio padre, che mi ha trasmesso la passione per lo sport, le vedevamo in tv alle 3 di notte».
Nel canottaggio ha vinto 4 ori, 3 argenti e 3 bronzi. A quale medaglia è più legato?
«Quella d’argento alle Olimpiadi di Londra 2012, conquistato con Alessio Sartori grazie alle Fiamme Gialle. La Nazionale ci aveva fatto fuori, così dal nostro club è partito un progetto che, con il lavoro di tutti, ci ha portato fino alle Olimpiadi e al podio. È stata una bella rivincita».
A marzo 2021 debutterà nell’America’s Cup. È già iniziato il conto alla rovescia?
«Sì, da quando abbiamo messo la barca in acqua iniziamo a sentire la tensione giusta per migliorarci e crescere. Siamo tanti, dobbiamo dare tutti il massimo. Ho ancora un conto aperto con Joseph Sullivan: ora è entrato nel team di New Zealand, ma alle Olimpiadi di Londra mi aveva battuto nel canottaggio».
Come è la nuova Luna Rossa?
«Le barche ormai non navigano più, volano. Sono arrivato nel momento storico in cui è cambiato il modo di guidarle e sto imparando come si… vola».
Ha girato il mondo, ma quanto è legato alla sua terra d’origine?
«Sono nato a Priverno ma da 10 anni vivo a Sabaudia con mia moglie. Sono molto legato al territorio, ogni volta che torno nella zona di Latina ricevo un premio: mi fa piacere sentire il calore della gente. I miei amici mi prendono in giro perché in ogni posto in cui vado trovo qualcuno del mio paese, perfino a Sydney è successo».
Cosa le manca delle sue zone quando è lontano?
«L’emozione che dà il Circeo la mattina presto quando ci sono ancora poche persone per strada».